Fu istituito con sovrana risoluzione del 26 mag. 1829 in sostituzione del senato governativo di finanza (
vedi
) con decorrenza dal 1° ag. 1830 (cfr. la notificazione 15 giu. 1830 in
Raccolta governo Lombardia , 1830, parte I, n° 20 e in
Collezione province venete , 1830, t. I, n° 79).
Era composto di un presidente e di sei consiglieri, più un cospicuo organico di funzionari e impiegati minori; il presidente aveva rango di vicepresidente di governo, i consiglieri erano consiglieri di governo. Gli affari erano trattati e deliberati in parte dai singoli consiglieri, in parte dal presidente, in parte dal magistrato collegialmente. La trattazione di questi affari si svolgeva in base al regolamento 1° ag. 1830 (
ibid. , 1830, t. II, n°25).
Erano attribuiti al magistrato tutti i “rami di finanza”, le imposte indirette e l’amministrazione delle spese camerali. Con la sua costituzione vennero aboliti la direzione generale per le dogane, le privative e i dazi di consumo, la direzione per il demanio, per i beni della corona, boschi e diritti uniti (cfr. la notificazione 15 giu. 1830 e il regolamento 1° agosto già citati).
Ne dipendevano immediatamente: la cassa centrale, la direzione della zecca (
vedi
) e degli uffici di garanzia degli ori ed argenti; la direzione del lotto (
vedi
); l’ufficio del bollo e dei libri bollettari; l’ispettorato della fabbrica dei tabacchi, dei nitri e delle polveri. La proposizione per lo stabilimento delle imposte dirette, il modo di ripartirle e di esigerle erano tuttavia compiti del governo.
Dal magistrato camerale di Milano dipendeva pure la prefettura del Monte lombardo-veneto (
vedi
) e la i.r. stamperia; dal magistrato camerale di Venezia dipendevano l’ispettorato generale dei boschi, l’ispettorato delle miniere di Agordo e l’agenzia dei sali.
Rimasero ugualmente alle dipendenze del magistrato camerale le intendenze provinciali di finanza.
Dopo la parentesi del governo provvisorio la magistratura fu ricostruita provvisoriamente in Verona con la denominazione di direzione superiore delle finanze lombardo-venete e nel 1851 fu ricostituita in Milano e in Venezia con la denominazione di prefettura delle finanze (
vedi
).