Creata provvisoriamente alle dipendenze della reggenza come Direzione generale del demanio, e poi stabilmente con nome di Direzione generale per il demanio, per i beni della corona, boschi, diritti uniti, licenze di caccia, tasse, ipoteche, bollo della carta (vedi
Senato governativo di finanza
), era uno dei più importanti uffici dell’amministrazione finanziaria centrale di Milano e Venezia. Doveva infatti gestire l’amministrazione dei beni demaniali, dei beni della corona, della cassa d’ammortamento: cioè dei fondi destinati alla ammortizzazione del debito pubblico dello Stato. Controllava inoltre la gestione delle tasse di registro, delle tasse giudiziarie, delle tasse ipotecarie ed aveva la sorveglianza sui boschi, che esercitava tramite un ispettore generale dei boschi. Ne dipendevano, oltre agli ispettorati provinciali del demanio, gli uffici delle ipoteche (
vedi
).
L’ufficio cessò nel 1830 quando le sue competenze furono assorbite quasi integralmente dal magistrato camerale.