raccoglitore

profilo istituzionale
tipo di ente: Uffici periferici
Assessore civile e assessore criminale
datazione
6 lug. 1816 - 5 ott. 1831
contesto storico istituzionale
STATO DELLA CHIESA (1815-1859/1870)
notizie storiche
Per disposizione del motuproprio 6 luglio 1816, il delegato - o legato - era assistito da due assessori di nomina sovrana, i quali lo coadiuvavano in tutta l'attività amministrativa e da lui dipendevano. Avevano funzione giudiziaria come giudici singoli, uno in materia civile, l'altro in materia penale, con le stesse competenze dei governatori nei governi. Gli assessori, come i governatori, non dovevano essere nativi della provincia, ne' esservi domiciliati da lungo tempo (artt. 7, 28). Nella delegazione di Urbino e Pesaro i due assessori dovevano risiedere in Pesaro; un anno dopo, con notificazione 22 marzo 1817, ne furono istituiti altri due in Urbino. Entrambi gli assessori facevano parte dei tribunali criminali delle delegazioni.
L'assessore civile aveva funzioni giudiziarie civili nel distretto del capoluogo di delegazione per le cause minori (trattasi delle stesse cause nelle quali avevano giurisdizione i governatori nei rispettivi luoghi e cioè quelle che non superavano il valore di cento scudi), nelle cause di "sommariissimo possessorio", nelle cause di alimenti dovuti, di danni dati, di mercedi dovute ai giornalieri, nelle controversie per le contrattazioni in tempo di fiera e di mercato. Era previsto l'appello, come dalle sentenze dei governatori, dinanzi al tribunale di prima istanza delle delegazioni (art. 24-28).
L'assessore criminale aveva anch'egli competenza nel distretto del capoluogo di delegazione per le cause minori in materia penale, cioè quelle per le quali era prevista una pena non superiore a un anno di opera (le stesse che erano di competenza dei governatori, nei rispettivi luoghi, artt. 79 e 76). L'appello era portato, come dalle sentenze dei governatori, dinanzi al tribunale criminale della delegazione. Contrariamente alla giurisdizione civile, nella quale il delegato non ebbe competenza, la giurisdizione criminale era esercitata dall'assessore criminale "sotto la dipendenza ed approvazione del delegato" (artt. 24 e 79).
Per il regolamento di procedura civile pubblicato con motuproprio 22 nov. 1817, che confermava le precedenti disposizioni, altre competenze furono attribuite agli assessori civili: essi, come del resto i governatori, giudicavano in veste di delegati del Tribunale del’Annona per le cause in materia annonaria di valore inferiore ai cento scudi. Le cause di valore superiore erano giudicate dai tribunali civili, mentre nelle province annonarie, cioè a Roma e Comarca, Civitavecchia, Viterbo, Rieti e Frosinone, erano di competenza del prefetto dell'annona. L'appello in materia annonaria era portato dinanzi al prefetto dell'annona nelle province annonarie, ai tribunali ordinari nelle altre; in terzo grado, dinanzi al Tribunale collegiale camerale (artt. 866-869).
Ed ancora, gli assessori - come i governatori - giudicavano in qualità di delegati della Congregazione del buon governo, in prima istanza per gli affari dei comuni, con appello dinanzi al segretario del buon governo e, in terzo grado, dinanzi alla piena congregazione (artt. 912-914).
Con la riforma del 1824 (motuproprio 5 ottobre sulla riforma dell'amministrazione pubblica e della procedura civile) l'assessore civile vide confermate le sue attribuzioni stabilite nel 1816 e nel 1817; a lui inoltre furono devolute anche le cause di valore tra i cento e i trecento scudi, che precedentemente erano state di competenza dei soppressi tribunali collegiali di prima istanza delle delegazioni (artt. A20, A24);. Era anche giudice dei mercenari limitatamente alla somma di scudi venti (art. A68) e giudice in prima istanza per le cause riguardanti l'interesse della Camera apostolica non superiori al valore di scudi trecento, in luogo del soppresso assessore camerale (così come i luogotenenti ed i governatori, artt. A54, P434). Essendo stati aboliti i tribunali civili, l'appello fu portato dinanzi ai pretori (art. A34. Vedi  ad vocem  ).
Anche l'assessore criminale nel 1824 ebbe confermate le proprie competenze ed inoltre - in luogo dell'assessore camerale - divenne giudice in prima istanza per i reati di contravvenzioni e frodi commesse a danno dell'erario (così come il luogotenente ed il governatore; art. A92).
Nelle quattro legazioni gli assessori civili e criminali furono aboliti e sostituiti con giudici conciliatori - o giusdicenti civili e criminali - con le norme particolari pubblicate dopo la rivoluzione del 1831 dalla notificazione del 30 marzo del legato  a latere  delle province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna (artt. 1, 6). Gli assessori furono soppressi anche nelle delegazioni ed in esse sostituiti da un unico assessore legale con l'editto 5 lu. 1831 (art. 7). La norma fu accolta ed estesa a tutto lo Stato dall'editto 5 ott. 1831 che confermò la soppressione dei due assessori e la nomina del giudice conciliatore ( vedi ) nelle legazioni, e dell'assessore legale ( vedi ) nelle delegazioni (art. 14).
La documentazione degli Assessori si presenta nei diversi archivi di Stato in modo, a dir poco, non omogeneo.

fonti normative

motuproprio 6 lug. 1816 - provvedimento di istituzione
notificazione 22 mar. 1817 - provvedimento di istituzione di assessori ad Urbino
motuproprio 22 nov. 1817 - regolamento di procedura civile
motuproprio 5 ott. 1824 - provvedimento di riforma dell'amministrazione pubblica e della procedura civile
notificazione 30 mar. 1831 - provvedimento di soppressione degli assessori nelle quattro legazioni
editto 5 lug. 1831 - provvedimento di soppressione degli assessori nelle delegazioni
editto 5 ott. 1831 - provvedimento di soppressione degli assessori in tutto lo stato
soggetto produttore collegato
Assessore civile di Ascoli
Assessore civile di Bologna poi Giusdicente civile di Bologna
Assessore civile di Fermo
Assessore civile di Ravenna
Assessore civile di Spoleto
Assessore civile di Viterbo
Assessore criminale di Ascoli
Assessore criminale di Bologna poi Giusdicente criminale di Bologna
Assessore criminale di Fermo
Assessore criminale di Ravenna
Assessore criminale di Spoleto
Assessore criminale di Viterbo

curatori

creazione
Carla Lodolini Tupputi
revisione
Ezelinda Altieri Magliozzi
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