raccoglitore

soggetto produttore
tipo di ente: Organi centrali
Camera marchionale estense , Modena   poi
Camera ducale estense, Modena
contesto storico istituzionale
STATI ESTENSI
sede
Modena
notizie storiche
Vasto e articolato complesso riflettente l'attività della camera, insieme di uffici che può forse considerarsi il più antico nel quale si sia concretata l'organizzazione dello stato signorile e il cui compito era quello di amministrare le entrate e le spese di ogni natura (patrimoniale, demaniale e fiscale per le entrate; pubblica e privata, di Stato, di corte e di casa per le spese) che comunque fossero di spettanza e pertinenza del principe come tale, oppure della famiglia regnante e, entro certi limiti, dei suoi singoli membri. capi della camera, almeno fino alla seconda metà del sec. XVIII, erano i fattori generali, di norma in numero di due, procuratores del principe in materia economica e finanziaria e costituenti collegialmente il tribunale fattorale ; essi erano affiancati da un consultore e da un sindaco, ed avevano alle loro dirette dipendenze un esattore, un tesoriere, uno o più notai camerali per la stesura degli atti e diversi mastri dei conti per la tenuta delle principali registrazioni contabili (computisteria di camera). Su questo organismo centrale gravitavano tuttavia, oltre alle contabilità particolari degli addetti ai diversi settori di gestione (talora vere e proprie aziende), quelle degli ufficiali responsabili della tenuta del patrimonio mobiliare e delle spese di " casa ", quelle delle castalderie (tenute allodiali), quelle delle amministrazioni dei singoli principi e quelle, infine, degli operatori (massari, camerlenghi, appaltatori) preposti alla riscossione delle competenze camerali (dazi, ecc.) nelle varie circoscrizioni o " paesi " dello Stato
Durante il sec. XVIII avvennero profondi mutamenti nel funzionamento e nella struttura della camera, soprattutto in materia di riscossione delle imposte. Da un lato, il vecchio sistema di appalti parziali ai cosiddetti conduttori fu sostituito nel 1736 (dopo che, nel 1705, si era avuto un primo esperimento del genere durante l'occupazione francese) da un nuovo sistema di appalto generale a società private della conduzione di tutti gli effetti camerali, relativi a quelle che chiameremmo oggi le imposte indirette, sistema perfezionato ulteriormente nel 1766 (chirografo ducale 9 ottobre) e denominato della " ferma generale ". Dall'altro lato, una commissione sorta già alla fine del'600 con lo scopo di stabilire, in base ai redditi, le contribuzioni che i sudditi dovevano dare per gli alloggiamenti delle truppe straniere di passaggio, si tramutò ben presto, pur mantenendo il nome di commissariato poi magistrato degli alloggi, in una magistratura stabile deputata al censimento dei beni immobiliari e quindi alla formazione del catasto statale (primo impianto 1711), nonché alla fissazione e riscossione di quelle che chiameremmo oggi le imposte dirette (sotto forma di collette pubbliche, graduate secondo i bisogni dello stato, e di collette straordinarie a carico del clero), e ancora al controllo sulle confraternite e le opere pie laicali. In questo quadro di rinnovamento istituzionale l'antico istituto dei fattori generali, e quindi il governo della camera (alleggerito a un certo momento delle competenze relative al contenzioso, attribuite al supremo consiglio di giustizia), si andò evolvendo in una azienda camerale con un presidente e dei consiglieri, finché, nel 1768, non venne creato il consiglio di economia, al quale tutti gli uffici e magistrati di carattere economico-finanziario dovevano far capo (vedi Buon governo, acque e strade, consiglio di economia )
soggetti produttori subordinati
complessi archivistici collegati
ARCHIVIO CAMERALE [ARCHIVIO DI STATO DI MODENA]
CAMERA MARCHIONALE POI DUCALE ESTENSE [ARCHIVIO DI STATO DI MODENA]
FONDI CAMERALI DIVERSI [ARCHIVIO DI STATO DI MODENA]
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