Amministrava il debito pubblico di Firenze nel quale erano confluiti i vari monti istituiti dal tempo del duca di Atene alla fine della repubblica e pagava gli interessi ai creditori dal provento prima del catasto, poi della decima

Sotto il principato mediceo prosegue la sua funzione di amministrazione del debito pubblico. Al pagamento degli interessi e di altre spese fu destinato il gettito della decima granducale pagata dai cittadini fiorentini. Francesco Stefano di Lorena, volendo ridurre e unificare il debito pubblico, stabilì con motuproprio del 1° mar. 1739 che una parte dei titoli emessi in varie epoche dal monte comune (i luoghi di monte) dovesse essere rimborsata; il resto doveva passare a carico del Nuovo monte comune che avrebbe provveduto a pagare gli interessi