raccoglitore

soggetto produttore
tipo di ente: Organi centrali, Lorena
Ufficio del bollo di Firenze
contesto storico istituzionale
DUCATO DI FIRENZE (dal 1532) poi GRANDUCATO DI TOSCANA (dal 1569)
sede
Firenze
notizie storiche
Con motuproprio del 5 genn. 1646 Ferdinando II dei Medici istituiva l'imposta del bollo sulla carta che doveva essere usata per alcuni atti pubblici e privati. Essa fu soppressa nel 1647 ed in sua vece fu istituita la privativa della carta, cenci e " carnicci " a favore del monte di pietà, privativa durata fino al 1749, quando Francesco Stefano di Lorena la abolì, ripristinando l'imposta del bollo della carta da usarsi per gli atti pubblici e privati elencati nella legge. La carta bollata, prodotta dalle cartiere autorizzate, doveva essere venduta in Firenze da un magazzino appositamente istituito e, nel dominio, dai cancellieri delle comunità o dai loro sostituti. Nel 1778 Pietro Leopoldo pubblicò una nuova tariffa della carta bollata e ne regolò la distribuzione; con editto 25 mag. 1804 [ Ibid., cod. XIX, n. LXXIX] e successiva legge 15 nov. 1804 [ Ibid., cod. XIX, n. CXIX] fu istituito l'ufficio del bollo in Firenze e in Livorno, mentre per il resto del dominio la distribuzione della carta bollata rimase ai cancellieri comunali
complessi archivistici collegati
Ufficio del bollo di Firenze  (1804-1808) [ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE]
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