raccoglitore

soggetto produttore
tipo di ente: Uffici locali e periferici, Medici e Lorena
Cancelleria comunitativa delle cortine di Pistoia
contesto storico istituzionale
DUCATO DI FIRENZE (dal 1532) poi GRANDUCATO DI TOSCANA (dal 1569)
sede
Pistoia
notizie storiche
Il territorio circostante la città di Pistoia fin dai tempi più antichi ebbe un'unica amministrazione che faceva capo alla cancelleria delle cortine. Questa amministrava i vari comunelli o popoli del territorio divisi secondo le porte della città; la cortina di Porta Carratica comprendeva i popoli di: Bonelle, Canapale, Chiazzano, Masiano, Pacciana di sotto, Pacciana di sopra, Piuvica, San Bastiano, San Piero casa al vescovo, Sant'Angiolo; la cortina di Porta San Marco i popoli di: Acqualunga, Baggio e Iano, Bigiano, Candeglia, Capannelle, Ciriegiano e San Moro, Crocetta, Lupicciano in Val di Bure, San Quirico, Sant'Agostino, Santo Mato; la cortina di Porta Lucchese i popoli di: Castelnuovo, Celle, Ciriegiole, Fillone, Fontana e Collina, Gabbiano, Gropoli, Ramini, Sala, San Pantaleo, Solaio, Spazzavento, Vicofaro, Vincio; la cortina di Porta al Borgo i popoli di: Arcigliano, Barbatole, Burgianico, Cassarese, Cireglio fiume in là, Cireglio fiume in qua, Gello, Gora, Piazza, Pracchia, San Felice, San Giorgio, San Mommé, San Piero a Brandeglio, San Romano, Sarripoli, Satornana, Torbecchia, Villa di Castagno, Villa di Fabbiana, Villa di Piteccio, Uzzo. Dopo il 1777 [ Cfr. motuproprio 10 sett. 1777 (Bandi Toscana, cod. VIII, CXIV) ] la cancelleria delle cortine cessò di essere autonoma e si fuse con la cancelleria comunitativa di Pistoia che venne a ricomprendere la città e le quattro cortine (vedi Cancelleria comunitativa di Pistoia e delle cortine ). Il cancelliere delle cortine, di nomina granducale, controllava l'amministrazione dei camarlinghi dei vari comunelli rivedendone i conti, vigilava sulle cautele e assicurazioni che dovevano dare i vicari e infine presiedeva all'estimo. Il primo cancelliere stabile delle cortine fu nominato dal granduca nel 1611; prima di allora le funzioni del cancelliere, per quanto riguardava la revisione della gestione dei vari vicari e camarlinghi, erano esercitate dal cavaliere di corte del commissario di Pistoia
complessi archivistici collegati
vai sul padreprecedenteprossimovai al primo figlio
vai