Con patente sovrana 7 apr. 1815 il Lombardo-veneto venne eretto in regno sotto un viceré.
Il regno fu diviso in due governi, governo milanese e governo veneto (art. 6), separati fra loro dal Mincio e suddivisi in province, distretti e comuni (art. 7). Il governo veneto detto poi anche " governo delle province venete ", al pari di quello milanese, era retto da un governatore e da un collegio governativo di consiglieri (presidenza di governo). Le sue competenze erano limitate da quelle riservate ai dicasteri aulici viennesi da cui dipendeva. si occupava pertanto principalmente - avvalendosi di un'apposita segreteria - di agricoltura, industria e commercio, di strade, acque e lavori pubblici, del servizio sanitario, dell'istruzione. Ne dipendevano, oltre agli uffici periferici, anche vari uffici a livello centrale, alcuni dei quali sorti in seno al governo stesso, ma con propri archivi. Le questioni trattate collegialmente dal governo erano discusse o dal senato politico, o se di carattere finanziario, dal
senato governativo di finanza
: sezioni mediante le quali agiva il governo stesso