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 Protonotaro della camera reginale

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg. e bb. 397
Estremi cronologici:  (1453-1819)
Mezzi di corredo:  Inventario; repertorio parziale

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Protonotaro della camera reginale , Palermo
Protonotaro della camera reginale , Palermo
Nota storica
La camera reginale comprendeva le città e terre di Siracusa, Lentini  [In provincia di Siracusa]  Carlentini  [In provincia di Siracusa]  Vizzini  [In provincia di Catania]  Mineo  [In provincia di Catania]  e San Filippo d'Argirò  [Nel comune di Agira in provincia di Enna]  assegnate alle regine di Sicilia. Gli uffici e le magistrature che l'amministravano erano modellati su quelli che esercitavano funzioni parallele in tutto il regno. Sebbene fin dal 1537 i territori della camera fossero stati riuniti al demanio, l'amministrazione separata continuò fino al 1818. A capo di essa era il protonotaro, le cui funzioni erano analoghe a quelle del protonotaro del regno: registrava lettere e privilegi, istruiva i processi di investiture feudali, inoltrava proposte per la nomina degli ufficiali locali, aveva giurisdizione sui notai.
Bibliografia
BIBL.: R. STARRABBA, Del dotario delle regine di Sicilia detto altrimenti camera reginale, in Archivio storico Siciliano, II (1874), pp. 7-25, 196-203 e 390-405; E. DE BENEDICTIS, Della camera delle regine Siciliane, Siracusa 1890; G. FALLICO, L'ufficio di protonotaro della camera reginale dal 1536 all'abolizione della feudalità, in Archivio storico per la Sicilia orientale, LXIX (1973), pp. 385-411; ID., L'archivio del protonotaro de lla camera reginale, in Archivio storico siracusano, n.s., III (1974), pp. 67-112.

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