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 Consulta dei reali domini al di là del Faro

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg., voll. e bb. 417
Estremi cronologici:  (1824-1848 e 1850-1860, con docc. dal 1820)
Mezzi di corredo:  Inventario

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Consulta dei reali domini al di là del Faro, Palermo
Nota storica
Le consulte ebbero origine dal decreto 26 mag. 1821  [Collezione regno Due sicilie, 1821, n. 39]  ed ebbero sede, una in Napoli e l'altra in Palermo. Di fatto vennero poste in attività solo dopo che il loro ordinamento venne modificato e meglio precisato dalla legge organica 14 giu. 1824, cui seguì in pari data il regolamento  [Ibid., 1824, nn. 1102 e 1103]  sovrano - " nel luogo della nostra residenza ", ove, per affari che riguardassero " oggetti d'interesse comune ", venne prevista anche una consulta generale, composta da membri di entrambe le consulte.
La consulta al di là del Faro era composta da un presidente e sette consultori, ed era divisa, come l'altra, in due commissioni: giustizia e affari ecclesiastici, finanze e affari interni.
Aveva le più ampie funzioni consultive per affari riguardanti la Sicilia: tra l'altro dava pareri su progetti e interpretazioni di leggi, su conflitti di attribuzioni, sull'esercizio del regio exequatur e su ricorsi contro abusi in materia ecclesiastica, su questioni di confini e circoscrizioni amministrative e giudiziarie, sull'approvazione degli stati discussi provinciali, comunali e degli istituti di pubblica beneficenza. Con decreto 18 ott. 1824  [Ibid., n. 1276]  fu attribuita alle consulte anche " la facoltà di discutere i ricorsi con i quali fossero impugnate le decisioni delle gran corti dei conti ".
Con atto sovrano 27 sett. 1849  [Ibid., 1849, n. 1252]  ne fu stabilita la sede, senza sostanziali innovazioni, in Palermo.

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