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 Magistrato camerale e camera ducale

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  bb. 28
Estremi cronologici:  (1545-1804)
Mezzi di corredo:  Inventario sommario 1970

Nota archivistica
Tutta la relativa documentazione fu quindi trasferita a Parma (vedi AS Parma, Magistrato camerale e notai camerali ). Di essa tuttavia furono redatti due grossi inventari che si conservano presso la biblioteca comunale di Piacenza (mss. Pallastrelli, 9 e 9 bis). A Piacenza rimase solo una parte modesta e frammentaria della documentazione, relativa soprattutto all'amministrazione dei beni camerali e del principe dislocati nel territorio piacentino. Tra gli argomenti di maggior spicco si segnalano: donativi del principe, dazi e privative camerali, fabbriche di ferro, saline di Salsomaggiore (anche per queste vedi in particolare: AS Parma, Saline ), poste dei cavalli di Piacenza e Fiorenzuola (Fiorenzuola d'Arda), edifici e opere pubbliche demaniali, investiture feudali, ufficio della zecca, casa e corte, atti del depositario Carlo Novati, atti giudiziari avanti il magistrato e il delegato camerale, tesoreria e computisteria camerali, atti dei notai camerali

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Magistrato camerale o Camera ducale di Piacenza
Saline di Salsomaggiore
Miniere e ferriere, Piacenza
Nota storica
Il magistrato ducale dei redditi ordinari e straordinari di Piacenza fu istituito, con funzioni di giustizia fiscale, da Ranuccio I Farnese nel 1594; soppresso nel 1756 da Filippo di Borbone, le sue competenze furono assorbite dal supremo magistrato delle regie finanze, magistratura unitaria con residenza a Parma

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