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 Supremo consiglio di giustizia e di grazia di Piacenza

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  bb. 25
Estremi cronologici:  (1545-1547 e 1568-1805)
Mezzi di corredo:  Elenco e indici delle parti

Nota archivistica
Gran parte della documentazione fu trasferita a Parma: quella rimasta si riferisce soprattutto a sentenze, ordinazioni, atti in causa e lettere ducali. Il settore quantitativamente più cospicuo della documentazione, relativo a cause in materia successoria tra famiglie patrizie locali, è entrato a far parte, nel secolo scorso, del fondo Allegazioni in cause concernenti soprattutto famiglie nobili locali .

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Supremo consiglio di giustizia e di grazia, Parma e alternativamente Piacenza
Nota storica
Creato da Pier Luigi Farnese con decreto del 7 nov. 1545, rimase la massima magistratura giudiziaria dei ducati di Parma e Piacenza fino all'avvento dei Borboni (1749), ed ebbe sede ora a Piacenza ed ora a Parma (vedi AS Parma ). Si occupava dell'alta giurisdizione penale, civile e feudale, svolgeva funzioni ispettive sulle carceri, autorizzava le torture. Con l'avvento delle nuove magistrature le sue competenze giudiziarie andarono progressivamente scemando mentre aumentarono le funzioni consultive, di controllo e di interinazione dei decreti e delle patenti ducali, essendogli state attribuite già dal 1558 le competenze del soppresso consiglio ducale segreto. Nel 1754, con la creazione del r. consiglio privato, si ridusse di nuovo ad organo meramente giurisdizionale con competenza limitata agli affari civili, essendo stata la materia penale affidata all'uditore criminale. Nel 1781, poi, l'istituzione di un analogo consiglio a Parma limitò la sua giurisdizione al ducato di Piacenza, fino alla definitiva soppressione
Bibliografia
BIBL.: E. NASALLI ROCCA, Il supremo consiglio di giustizia e grazia di Piacenza, Piacenza 1922

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