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REPUBBLICA DI GENOVA (sec. XI-1528) poi REPUBBLICA ARISTOCRATICA DI GENOVA (1528-1797)
notizie storiche
 sec. XI-1528:  Comune; tra la fine del sec. XI e il sec. XII si sviluppa l’espansione di Genova nel Medio Oriente; dall’alleanza con i Normanni, passa nel 1162 ad un accordo con Federico Barbarossa che garantisce alla città l’infeudazione della Riviera; al consolato collegiale ed ereditario si sovrappone l’istituto del podestà, ma alla vittoria del comune sui feudatari consegue una costante discordia tra le famiglie cittadine che si esprimono nei partiti guelfo e ghibellino; nel 1257 si afferma la borghesia con Guglielmo Boccanegra che istituisce il capitano del popolo che dura per pochi anni, anche se saltuariamente riemerge fino alla definitiva soppressione nel 1477; all’inizio del sec. XIII, durante la minorità di Federico II, Genova aveva affermato la sua egemonia sulla Sicilia, facendone la base per il predominio nel Mediterraneo centrale, in concorrenza con Pisa che a lungo contende a Genova il predominio sulla Sardegna e sulla Corsica, e in antitesi con Venezia che afferma il suo dominio sul Mediterraneo orientale; la sconfitta di Pisa nella battaglia della Meloria (1284) porta al dominio esclusivo di Genova nel mar Tirreno; la vittoria delle isole Curzolari su Venezia, nel 1298, porta allo stremo Genova che ha bisogno della mediazione di Matteo Visconti per la conclusione della pace nell’anno successivo; nel 1311 Genova si dà in signoria all’imperatore Enrico VII; già nel 1317 i guelfi, guidati dai Fieschi e dai Grimaldi, con l’aiuto di Roberto, re di Napoli, s’impadroniscono del potere e, successivamente, neutralizzano i ghibellini, guidati dagli Spinola e dai Doria e aiutati da Castruccio Castracani (1324); nel 1339 il movimento antinobiliare si conclude con la nomina a signore e doge a vita di Simone Boccanegra; inizia così il periodo dei dogi perpetui che dura fino al 1528, turbato dalle lotte tra le famiglie nobiliari che, pur escluse dal dogato, mantengono un peso rilevante, favorendo le contrastanti influenze di Milano e dei francesi. Nel 1353 Genova, sconfitta da Venezia e dagli Aragonesi, si dà in signoria ai Visconti, mentre i re d’Aragona le tolgono il possesso della Sardegna; cacciati i Visconti nel 1356, si afferma il governo popolare che non riesce a superare lo scontro con Venezia nella guerra di Chioggia (1378-1381); dal 1396 al 1409 la città è ceduta a Carlo VI, re di Francia, mentre dal 1421 al 1436 si afferma in Genova la signoria dei Visconti; Genova perde le colonie e, con la caduta di Costantinopoli in mano turca (1453), si chiude la politica coloniale della città che resta comunque emporio commerciale preminente nel Mediterraneo; dal 1459 al 1461 Genova subisce il dominio francese; dal 1464 al 1466 si ha la signoria di Francesco I Sforza, cui il Banco di S. Giorgio aveva ceduto nel 1463 il governo della Corsica, nuovamente ceduta al Banco circa venti anni dopo; salvo il decennio 1478-1487, gli Sforza, duchi di Milano, mantengono tra alterne vicende la loro presenza in Genova finché nel 1499 i Fieschi consegnano al re di Francia, Luigi XII, la città; dal 1506 la città subisce le vicende delle lotte franco-imperiali finché Andrea Doria, passando dai francesi all’imperatore Carlo V, ottiene il riconoscimento dell’autonomia alla città
 1528-1797:  la città entra nel sistema politico degli Asburgo di Spagna e vi si costituisce la Repubblica aristocratica, retto da dogi biennali, con prevalenza della vecchia aristocrazia, ma anche con larga parte di quella nuova di origine borghese iscritta nel liber civitatis; i successori di Andrea Doria non riescono ad impedire l’occupazione spagnola del Marchesato di Finale (1598), che Genova riconquisterà solo nel 1713 e a fatica recuperano la Corsica, a seguito della sollevazione di Sampietro di Bastelica (1564); l’impegno maggiore è comunque richiesto per arginare i tentativi espansionistici dei Savoia, che indurrà dalla fine del sec. XVII più stretti legami con la Francia; nel 1729 insorge la Corsica che rimane in armi per circa 40 anni; occupata dagli imperiali nel 1746, durante la guerra di successione austriaca, Genova viene aiutata dai francesi e ottiene con la pace di Aquisgrana nel 1748 il riconoscimento del possesso della Corsica, ove però il successo della rivolta di Pasquale Paoli porta alla definitiva cessione della Corsica alla Francia, nel 1768; la Repubblica aristocratica dura fino al maggio-giugno 1797

soggetti produttori

Organi centrali della Repubblica di Genova (sec. XI-1528)

Organi centrali della Repubblica aristocratica di Genova (1528-1797)

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Comuni

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