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REPUBBLICA DI VENEZIA (sec. XI-1797)
notizie storiche
 sec. IX-XIV:  gode di autonomia, sotto la guida del doge; nel 1204, quando Baldovino di Fiandra fonda l’Impero latino di Costantinopoli, una parte del territorio greco resta a Venezia e cioè gran parte della Morea, le isole di Negroponte, Candia, le Cicladi e le Sporadi, Gallipoli, l’Epiro, l’Acarnania, l’Etolia, le isole Jonie e una parte di Costantinopoli; si estende in Dalmazia nelle città di Zara, Spalato, Ragusa e, dopo la perdita di Ragusa, si espande verso l’Albania (1392-1479), eccetto Croia e il suo territorio, che verranno cedute successivamente, tra il 1468 e il 1474; rimane sempre estranea al Sacro romano impero; si forma il patriziato, nelle cui mani si concentra la direzione della città; nel 1297 il doge Pietro Gradenigo emana le leggi note come “serrata del Maggior consiglio”, la cui appartenenza diviene ereditaria, dando origine al governo aristocratico della Repubblica di Venezia; nei secc. XII-XIII, mediante la partecipazione alle Crociate e con l’acquisto di scali ed empori, Venezia getta le basi per l’espansione in Oriente; tra il 1346 e il 1357, sotto l’assalto ungherese, perde la Dalmazia; si delinea lo scontro con Genova che si sviluppa nel sec. XIII e soprattutto nella seconda metà del sec. XIV, dapprima con gli attacchi del 1370-1375 e poi nel 1378-1381 con la penetrazione di Genova nell’Adriatico fino alla presa di Chioggia; la guerra di Chioggia si conclude con il trattato di Torino  secc. XIV-XV:  Venezia avvia la politica di espansione in terraferma, ove già possedeva Treviso;
il possesso della terraferma è anche necessario per fronteggiare a oriente l’avanzata dei Turchi, la cui conquista di Costantinopoli, nel 1453, costituisce una minaccia per Venezia che, a seguito della pace del 1479, cede ai Turchi Negroponte, le Sporadi, Lemmo, Argo e, in Albania, Croia e Scutari; nel 1402 riacquista la Dalmazia dal re d’Ungheria;
 secc. XVI-XVII:  l’espansione verso la pianura padana determina il contrasto con Milano, mentre sempre più gravosa diventa la difesa in oriente contro i Turchi; nel 1508 si costituisce la Lega di Cambrai stretta dall’imperatore Massimiliano I d’Asburgo (che mira alla terraferma veneta), Luigi XII, re di Francia e padrone della Lombardia (che vuole recuperare i territori lombardi), il papa Giulio II (che vuole recuperare le Romane) e Ferdinando il Cattolico, re d’Aragona contro Venezia accusata di aspirare al dominio d’Italia: Venezia viene sconfitta dai Francesi, nel 1509, nella battaglia di Agnadello, ma il papa, temendo l’espansione francese, dopo aver riottenuto i suoi territori, stringe con Venezia e la Spagna la Lega Santa contro i Francesi; la sconfitta di Agnadello segna comunque la fine dell’espansione di Venezia, che tuttavia salvaguarda i possedimenti di terraferma e cerca di limitare le perdite in oriente; nel 1540 perde la Morea, nel 1569-1573 Cipro e, dopo una lunga guerra dal 1645 al 1669, Candia; negli ultimi decenni del sec. XVII Venezia ha una fase di ripresa con la riconquista della Morea, nel 684, poi definitivamente perduta nel 1718  1797:  con il trattato di Campoformio cessa la Repubblica di Venezia; abdicazione dell’ultimo doge, Lodovico Manin.

1283-1287: occupazione di Trieste
1339: acquista Treviso, Bassano e Castelfranco; ne riconferma definitivamente il dominio nel 1389, perduto nel 1381
1404: occupa Belluno, che dopo una breve dominazione imperiale (1411-1420), passa definitivamente sotto la Repubblica di Venezia nel 1420
1404: occupa Cividale e Vicenza
1405: si impossessa di Padova e Verona; Verona, salvo una breve dominazione imperiale (1509-1516), rimane definitivamente nella Repubblica di Venezia
1416-1507: Rovereto passa sotto il dominio della Repubblica di Venezia e, nel 1507, viene ceduta agli Asburgo d’Austria
1420: occupa il Patriarcato di Aquileia e assoggetta Udine
1428: ottiene Bergamo e Brescia dal Ducato di Milano
1454: a seguito della pace di Lodi ottiene Crema dal Ducato di Milano
1484: ottiene definitivamente Rovigo e il Polesine, a seguito di dedizione alla Repubblica di Venezia, su cui aveva già esercitato il suo dominio negli anni 1395-1438
1496-1503: Brindisi rientra nei suoi domini
1504: estende il suo dominio a varie città delle Romagne
1537: Pordenone passa alle dirette dipendenze della Repubblica di Venezia, che nel 1508 ne aveva rivendicato il possesso all’imperatore Massimiliano I ed era stata ceduta in feudo nel 1514 al condottiero Bartolomeo d’Alviano

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