raccoglitore

profilo istituzionale
tipo di ente: Uffici periferici
Intendenza provinciale di finanza
datazione
1815 - 1859 (Lombardia)
1815 - 1866 (Veneto)
contesto storico istituzionale
MONARCHIA ASBURGICA, REGNO LOMBARDO-VENETO (1815-1859/1866)
notizie storiche
Era l’ufficio preposto all’amministrazione finanziaria nelle province, che in parte curava direttamente in parte tramite uffici da essa dipendenti (cfr. la notificazione 9 apr. 1816, art. 9, in  Raccolta governo Lombardia  , 1816, parte I, n. 42). L’organizzazione delle intendenze provinciali del regno lombardo-veneto rispecchiava quella delle intendenze dipartimentali del regno d’Italia (vedi Regno d’Italia, Intendenza di finanza ) istituite con decreto del 19 nov. 1806, ma fu rinnovata con disposizioni e norme in gran parte nuove, fra cui è da ricordare il regolamento 1° ag. 1830 (  Collezione province venete  , 1830, t. II, n. 26). Dipendevano dal senato governativo di finanza ( vedi ) fino al 1830, poi dal magistrato camerale ( vedi ) e infine dalla prefettura di finanza ( vedi ). Per la parte di loro competenza eseguivano le direttive delle direzioni della zecca e del lotto.
Dipendevano dalle intendenze i posti di dogana, le ricevitorie di finanza, i magazzini dei generi di privativa, gli agenti, gli esattori e i custodi demaniali e, per la parte amministrativa, gli ispettori locali dei boschi. Per quanto riguardava la riscossione di tasse erariali ne dipendevano i conservatori e gli uffici del registro e delle tasse, i conservatori degli uffici delle ipoteche ( vedi ) e degli archivi (art. 5 del regolamento citato).
Le intendenze di finanza erano divise, secondo le loro competenze, in quattro classi: erano di prima classe le intendenze di Milano, Venezia, Brescia e Udine; di seconda classe Bergamo, Como, Cremona, Mantova, Padova, Treviso, Vicenza e Verona; di terza classe Sondrio, Lodi, Pavia; di quarta classe Belluno e Rovigo.
Le intendenze si avvalevano, nelle questioni di contenzioso, di aggiunti fiscali, che fungevano anche da difensori della amministrazione finanziaria nelle cause che venivano portate in tribunale (vedi Ufficio fiscale ) (cfr. SANDONÀ, pp. 222 - 224); nel 1836 furono istituite giudicature provinciali di finanza (vedi Giudizio superiore di finanza ).
Per la repressione del contrabbando, per impedire l’evasione dei pagamenti dei dazi e dei diritti di privativa le intendenze avevano a disposizione un corpo di guardie di finanza alle dipendenze di un ispettore e di un sotto-ispettore: cfr. notificazione del 31 dic. 1836 recante la “Pubblicazione dell’estratto del regolamento organico e di quello di servizio per la nuova guardia di finanza” (  Raccolta governo Lombardia  , 1836, IV, parte I, n. 50; cfr. LORENZONI, I, p. 266 nota 19). Vedi anche notificazione del 1° febbr. 1836: “Promulgazione del codice per le contravvenzioni di finanza” (  Raccolta governo Lombardia  , 1836, II, parte I, n. 5).

fonti normative

decreto 19 nov. 1806 - provvedimento di istituzione delle intendenze dipartimentali del regno d’Italia
notificazione 9 apr. 1816 - provvedimento di regolamentazione
regolamento 1 ago. 1830 - provvedimento di regolamentazione
notificazione 1 feb. 1836 - promulgazione del codice per le contravvenzioni di finanza
notificazione 31 dic. 1836 - pubblicazione dell’estratto del regolamento organico e di quello di servizio per la nuova guardia di finanza
soggetto produttore collegato
Intendenza provinciale di finanza di Brescia
Intendenza provinciale di finanza di Mantova
Intendenza provinciale di finanza di Padova
Intendenza provinciale di finanza di Venezia

curatori

creazione
Nicola Raponi
revisione
Ezelinda Altieri Magliozzi
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