Solo nel 1138 il comune, sorto dalla fusione di diversi castelli, ottenne la cosiddetta charta libertatis
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Più propriamente " privilegia et pacta inter episcopum Libertum et homines podii S. Juliani ". Edita varie volte in storie locali e conservata nel codice 1030 dell'archivio comunale di Fermo. Sul citato codice cfr. D. PACINI, Il codice 1030 dell'archivio diplomatico di Fermo... Edizione dei documenti più antichi (977-1030. Elenco cronologico generale (1031-1266), Milano 1963 ] da parte del vescovo di Fermo. In questo documento i consoli appaiono già esistenti da tempo. Nel secolo successivo si passò al regime podestarile sostituito poi da quello popolare che ebbe quale suprema magistratura i priores populi et communis Maceratae