raccoglitore

soggetto produttore
tipo di ente: Uffici locali e periferici, Farnese e Borbone
Consiglio della dettatura o Ufficio dei memoriali, Parma e Piacenza
contesto storico istituzionale
DUCATI DI PARMA E PIACENZA (dal 1545) poi DUCATI DI PARMA, PIACENZA E GUASTALLA (dal 1746)
sede
Parma e Piacenza
notizie storiche
L'autorità più elevata in materia di giustizia era rappresentata dal supremo consiglio di giustizia, cui competeva anche l'esame dei memoriali e delle suppliche; altri uffici si occupavano delle confische , dei pegni [Ufficio d'origine prefarnesiana cui competeva la custodia dei beni pignorati. Secondo il Drei le carte di questa magistratura e delle sue precedenti sarebbero confluite nella serie Ordinazioni e sentenze varie degli Uditori criminali . ] degli atti [Autenticava tutti i rogiti pubblici e " le scritture private in materia di donazioni, censi, vendite con patto di recupero ed in generale tutti quei contratti in virtù dei quali il venditore rimaneva in possesso della cosa venduta". Secondo il Drei (op. cit., p. 65) a questo ufficio era unita la serie di scritture sull'arte notarile e la consistenza era di 19 pezzi: Attualmente le carte sono disperse, mentre le scritture relative all'arte notarile fanno parte del fondo Istruzione pubblica tanto del periodo farnesiano che di quello borbonico . ] e di altro.
Il 7 novembre 1545 Pier Luigi Farnese istituiva a Piacenza - con competenza estesa ai due ducati - una magistratura suprema " per provvedere con ogni miglior modo e forma alla pace e quiete universale, massime circa le cose della giustizia ". Dopo la morte del primo duca a Piacenza il consiglio si sciolse e solo il 1 gennaio 1558 il figlio Ottavio lo ricostituì a Parma e, d'allora, ebbe residenza prima alternata a Parma e Piacenza, poi fissa nella sola Parma, poi ancora alternata e Infine fissa a Piacenza. Nel 1781 fu istituito un secondo consiglio anche a Parma. Il supremo consiglio era composto in origine da sette giureconsulti, un presidente e sei consiglieri; disposizioni successive ne modificarono in vario modo la composizione e le competenze. Per circa due secoli rimase la più importante magistratura dei due ducati. Le suppliche o memoriali in materia di grazia e giustizia erano esaminate dal consiglio di giustizia - in questa funzione detto della dettatura - che ne preparava anche i relativi rescritti; esse poi erano sottoscritte dal duca con formule del tipo " fiat ut petitur " o " conceditur "
complessi archivistici collegati
vai sul padreprecedenteprossimovai al primo figlio
vai