raccoglitore

soggetto produttore
tipo di ente: BANCHE ED ISTITUTI DI CREDITO, ENTI ASSICURATIVI E PREVIDENZIALI
Banco di S. Giorgio, Genova
sede
Genova
notizie storiche
Il debito permanente della repubblica di Genova, che datava dal 1275, andò, nella seconda metà del sec. XIII e nella prima del XIV, aggravandosi in modo tale che l'amministrazione dello Stato fu costretta a riconoscere ai creditori una loro propria organizzazione la quale, nella pratica, esisteva fin dal 1323. Di fronte all'amministrazione finanziaria della repubblica, che faceva capo all'officium monetae, veniva così a porsi l'organizzazione dei creditori dello Stato, sotto la guida dei " protettori " delle varie " compere " che si erano andate man mano costituendo.
In seguito si stabilì di creare un ufficio al quale demandare il consolidamento del debito pubblico. L'ufficio venne costituito il 27 aprile 1407 e prese il nome di officium desbitatorum locorum comperarum communis. I debiti contratti dal comune dopo l'anno 1340 vennero divisi in diversi gruppi con l'intento di riunirli in una nuova compera S. Georgii.
In quattro anni fu portato a termine il consolidamento e nel 1411 i comperisti potevano votare la costituzione della Casa di S. Giorgio, con la quale l'amministrazione del debito pubblico passava nelle mani del nuovo istituto e lo Stato rinunziava ad ogni ingerenza su di essa Ma prima ancora di portare a compimento il consolidamento, nell'intento di rendere più agevole l'operazione, gli otto " procuratori " che reggevano l'officium desbitatorum locorum comperarum communis avevano chiesto ed ottenuto, nel gennaio del 1408, l'autorizzazione ad esercitare l'attività bancaria. Nasceva in tal modo il banco di S. Giorgio.
Costituitosi il banco vi vennero incorporate anche le altre compere costituitesi prima dell'anno suindicato. Altrettanto può dirsi per la documentazione contabile di antichi banchi privati, che probabilmente esercitarono le funzioni di organi preparatori per conto delle compere citate. E per questa ragione che nell'archivio vennero tradizionalmente conservate le bancheriorum capsiae e i mutui anteriori a S. Giorgio, cui in prosieguo dl tempo furono aggiunti quelli di altre compere più tardi costituite e non consolidate.
D'altro canto, poiché il banco di S. Giorgio a poco a poco finì per monopolizzare la riscossione delle imposte ottenute in pegno dei prestiti concessi allo Stato, nel suo archivio si trovano le maggiori fonti per lo studio del sistema tributario e del debito pubblico: il famoso contratto di consolidazione del 1539, con il quale veniva praticamente trasferita alla casa di S. Giorgio la riscossione di tutte le gabelle, non fu che il punto finale di un lungo processo di assorbimento dei proventi dello Stato nell'orbita della gestione privata.
Annessa nel 1805 la repubblica di Genova alla Francia, al banco di S. Giorgio venne tolta l'amministrazione delle entrate della repubblica e di conseguenza anche quella delle compere: ai creditori vennero assegnati titoli del debito pubblico francese. Passata poi la repubblica di Genova sotto il dominio del re di Sardegna, nel 1815, si confermarono i provvedimenti del governo francese e il banco fu posto in liquidazione definitiva
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BANCO DI S. GIORGIO [ARCHIVIO DI STATO DI GENOVA]
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