Gli ufficiali o visdomini che riscuotevano e in seguito davano in appalto il dazio della messetteria (senseria, mediazione) sulle contrattazioni relative a merci diverse esistevano nel 1278 (21 sett., maggior consiglio) e dal 1339 (18 genn., senato) allargarono tale competenza anche sulle alienazioni a qualsiasi titolo di navi, case, possessioni in città e nel Dogado. Nel 1539 (6 sett., senato) si tentò di estendere alla Terraferma l'imposta sui contratti circa beni immobili, livelli e simili, imponendone il versamento dapprima ai camerlenghi di comun, poi (25 ott..
senato) alla messetteria, ma più tardi i sudditi ne furono esonerati, tolto il caso che l'altro contraente fosse veneziano o abitante a Venezia. Nel 1568 (29 mag., senato) la messetteria fu liberata dall'onere di riscossione dell'imposta relativa alle mercanzie, trasferito alle dogane da terra e da mar, alla tavola dell'insida e ad altre sedi. Gli ufficiali avevano autorità di esaminare semestralmente i protocolli notarili, i registri dei traslati dei savi alle decime e quelli delle vendite all'incanto dei vari magistrati e ricevevano le fedi dei notai di Terraferma; avevano giurisdizione nelle materie di competenza. Davano in appalto il dazio sulla frutta secca. Da essi dipendevano i sensali (senseri, misseti) di Rialto e quelli del fontego dei Tedeschi, la scuola dei poveri del pevere (confraternita di vecchi marinai cui era concesso di esercitare la senseria del pepe, poi sostituita da un' " utilità " loro spettante sui relativi contratti) e i poveri del passo, altra categoria di benemeriti che godevano di una pensione (provvisionati), mentre in origine avevano esercitato un ufficio minore di misurazione di stoffe.
L'ufficio della messetteria si protrasse oltre la caduta della repubblica. Con decreto 31 genn. 1799 l'intendenza di finanza austriaca fece proprie le norme settecentesche ad esso inerenti e gli attribuì l'esazione di altre imposte sugli atti notarili e sui passaggi di proprietà, parimenti confermate: il dazio instrumenti e testamenti, risalente al 1571 (16 ag., senato) e il quintello sulle eredità e legati salvo che tra parenti stretti (4 ag. 1565, senato), entrambi gravanti anche sui sudditi di Terraferma e già destinati al finanziamento delle opere idrauliche, e il dazio grammatici, istituito nel 1551 (23 mar., senato) per sovvenzionare le scuole dei sestieri, pubblico insegnamento di grammatica e umanità