Revisori sopra la scrittura furono istituiti con parte del senato 24 genn. 1575, confermata il 30 in maggior consiglio, per rivedere e sistemare la disordinata situazione contabile dopo la guerra di Cipro. Avevano competenza sugli uffici veneziani, tosto estesa alla zecca e al consiglio di dieci e agli organi da essi dipendenti (16 febbr., consiglio di dieci) e ai pubblici rappresentanti da mar che avessero avuto maneggio di denaro durante la guerra (23 lu., senato); nel 1578 (12 apr., senato; 13 apr., maggior consiglio) anche alle camere di Terraferma. Per volontà del consiglio di dieci (26 ag. 1577) effettuarono insieme ai provveditori in zecca la regolazione generale delle pubbliche casse, presentata il 2 mar. 1579 e approvata dallo stesso consiglio il 28.
Il 30 ott. 1581 furono istituiti dal senato revisori sopra la scrittura da mar, competenti sui reggimenti, le camere e le cariche da mar, e nel 1587 (2 ott. senato; 11 maggior consiglio) revisori sopra la scrittura da terra, con analoga competenza rispetto alla terraferma. I due magistrati furono unificati nel 1593 (4 febbr., senato) in " una sola man de regolatori ", il cui titolo si stabilizzò poi in quello di revisori e regolatori alla scrittura, massimo organo di controllo contabile, competente sulla città e su tutto lo Stato.
Tale organo aveva il compito di saldare periodicamente le pubbliche casse, controllarne l'effettivo movimento, mettere in evidenza i crediti pubblici, segnalandoli per l'esazione ai magistrati competenti; approvava in via definitiva i rendiconti finali degli ambasciatori e delle cariche da mar, riveduti in prima istanza dai savi sopra conti; verificava i requisiti di chi avesse maneggio di denaro pubblico, a livello sia di patrizi che di ministri. Controllava perciò il collegio dei ragionati, sorta di albo professionale degli addetti al servizio contabile istituito dal consiglio di dieci nel 1581, 2 dic., e presiedeva all'ammissione al medesimo unitamente ai savi alla mercanzia; giudicava le controversie tra ragionati, quadernieri, appuntadori. All'interno del predetto collegio, a partire dal 1598 (3 sett., senato), sceglieva gli appuntadori, cui era materialmente affidata la revisione dei registri contabili degli uffici veneziani e delle camere de foris e la compilazione dei bilanci quadrimestrali " dello scosso e speso "