raccoglitore

soggetto produttore
tipo di ente: Organi centrali
Curie o Corti di palazzo, Venezia
contesto storico istituzionale
REPUBBLICA DI VENEZIA (sec. XI-1797)
sede
Venezia
notizie storiche
Nel periodo più antico la giurisdizione civile e penale fu esercitata in unica istanza direttamente dal doge, assistito da giudici che rappresentavano, più che un ufficio, un ceto eminente. A partire forse dal dogado di Sebastiano Ziani (1172-1178) la funzione giudiziaria cominciò ad essere assunta da giudici elettivi e temporanei, mentre dalla primitiva, indeterminata curia ducis si staccavano via via altri tribunali, aventi ciascuno competenza in settori specifici. Alcune delle dodici curie così formate furono al tempo stesso organi politici e amministrativi; tale lo stesso minor consiglio. Di altre scomparve in pratica ogni documentazione (giudici del men; del contrabbando). si conservano gli archivi di sei curie di palazzo, tribunali civili di prima istanza (uffici pedanei) competenti nell'ambito della città, che avevano esclusivamente funzioni giurisdizionali (giurisdizione sia contenziosa che volontaria) e assicuravano omologazione e pubblicità degli atti giuridici privati. Analoghi uffici troviamo in località del Dogado (Chioggia) e dello stato da mar (Candia), che tendevano a riprodurre l'ordinamento della Dominante. Contro le loro sentenze era ammesso appello alla quarantia, poi alla quarantia civil vecchia, previo esame del giudice intermedio: auditori, poi auditori vecchi e in taluni casi auditori nuovi
soggetti produttori subordinati
complessi archivistici collegati
CURIE O CORTI DI PALAZZO [ARCHIVIO DI STATO DI VENEZIA]
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