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 Estimi e catasto toscano

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg. 2.372, mappe 2.005 e ff. 22.262
Estremi cronologici:  (1783-1943)

Nota archivistica
Gli atti del catasto terreni, versati dall'ufficio tecnico erariale, sono ripartiti in Matricole dei possessori, Campioni delle comunità, Tavole indicative e Repertori alfabetici. Questa documentazione si riferisce ai 39 comuni che costituiscono l'attuale provincia di Pisa: Bientina, Buti, Calci, Calcinaia, Capannoli, Casale Marittimo, Casciana Terme, Cascina, Castelfranco di Sotto, Castellina Marittima, Castelnuovo Val di Cecina, Chianni, Crespina, Fauglia, Guardistallo, Lajatico, Lari, Lorenzana, Montecatini Val di Cecina, Montescudaio, Monteverdi Marittimo, Montopoli in Val d'Arno, Orciano Pisano, Palaia, Peccioli, Pisa, Pomarance, Ponsacco, Pontedera, Riparbella, San Giuliano Terme, San Miniato, Santa Croce sull'Arno, Santa Luce, Santa Maria a Monte, Terricciola, Vecchiano, Vicopisano, Volterra. Vi sono inoltre, versati dall'ufficio distrettuale delle imposte dirette, Campione delle case della città di Pisa e Volture. Vedi anche Ufficio dei fossi poi dei fossi e comunità, Ministro generale dell'estimo , ove si conservano registri di estimi di Pisa e suo territorio dal sec. XV, e Priori e magistrature comunali diverse .

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
V Compartimento: Toscana
Nota storica
Le misurazioni catastali ebbero inizio ad opera del governo francese nell'agosto del 1810 in due comunità del dipartimento del Mediterraneo, Fauglia e Collesalvetti  [In provincia di Livorno] 
Le mappe venivano preparate secondo il sistema. geometrico-particellare. Sia per la misura sia per la stima i lavori del periodo napoleonico fornirono lo schema di impianto del catasto cosiddetto toscano intrapreso dopo la restaurazione. A quel momento le operazioni di misura erano state iniziate o concluse in circa quaranta comunità su un totale di duecentoquarantadue. Sotto Ferdinando III, quando si ripresero i lavori catastali, si utilizzarono per le località censite tutti i lavori di misura francesi, apportandovi correzioni. Il motuproprio che stabiliva la ripresa del catasto fu pubblicato il 7 ottobre 1817  [Bandi Toscana, cod. XXIV, n. XCVII]  Le mappe redatte in periodo napoleonico divennero documento definitivo.
L'attivazione del catasto avvenne tra il 1832 e il 1835 e vi furono annotate variazioni fino al 1943
Bibliografia
BIBL.: G. BIAGIOLI, L'agricoltura e la popolazione in Toscana all'inizio dell'Ottocento. Un'indagine sul catasto particellare, Pisa 1976; C. PAZZAGLI, Per la storia dell'agricoltura toscana nei secoli XIX e XX. Dal catasto particellare lorenese al catasto agrario del 1929..., Torino 1979

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