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 Catasto toscano poi Catasto italiano

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg. e bb. 3.443, ff. di mappa 2.179 e atlanti 49
Estremi cronologici:  (1832-1942, con docc. dal 1817)
Mezzi di corredo:  Elenchi 1971 e 1984

Nota archivistica
I principali documenti che costituiscono il catasto toscano sono gli atlanti, le mappe, i campioni, le tavole indicative e i repertori alfabetici dei possessori.
I principali documenti che costituiscono il catasto italiano sono la mappa particellare, le tavole indicative, il registro delle partite, la matricola dei possessori.
Alcuni documenti relativi al catasto in periodo francese si conservano nella Prefettura del dipartimento dell'Ombrone .
Abbadia San Salvatore 1833-1939, regg. e bb. 156, ff. di mappa 28 e atlante 1; Asciano 1834-1939 con docc. dal 1827, regg. e bb. 98, ff. di mappa 128 e atlanti 2; Buonconvento 1832-1938, regg. e bb. 104, ff. di mappa 47 e atlante 1; Casole d'Elsa 1833-1939, regg. e bb. 54, ff. di mappa 91 e atlanti 2; Castellina in Chianti 1832-1939 con docc. dal 1831, regg. e bb. 114, ff. di mappa 50 e atlante 1; Castelnuovo Berardenga 1834-1939 con docc. dal 1827, regg. e bb. 143, ff. di mappa 92 e atlanti 2; Castiglione d'Orcia 1832-1939, regg. e bb. 76, ff. di mappa 66 e atlante 1; Cetona 1833-1939, regg. e bb. 81, ff. di mappa 29 e atlante 1; Chianciano Terme 1834-1939, regg. e bb. 35, ff. di mappa 20 e atlante 1; Chiusdino 1834-1940 con docc. dal 1820, regg. e bb. 155, ff. di mappa 103 e atlante 1; Chiusi 1833-1939, regg. e bb. 61, ff. di mappa 24 e atlante 1; Colle di Val d'Elsa 1831-1938, regg. e bb. 74, ff. di mappa 57 e atlante 1; Gaiole in Chianti 1832-1939, regg. e bb. 125, ff. di mappa 60 e atlante 1; Montalcino 1832-1938, regg. e bb. 166, ff. di mappa 125 e atlanti 2; Montepulciano 1834-1939, regg. e bb. 126, ff. di mappa 64 e atlanti 2; Monteriggioni 1830-1939) regg. e bb. 116, ff. di mappa 40 e atlante 1; Monteroni d'Arbia 1830-1939, regg. e bb. 111, ff. di mappa 46 e atlanti 2; Monticiano 1833-1937 con docc. dal 1817, regg. e bb. 164, ff. di mappa 50 e atlante 1; Murlo 1832-1939, regg. e bb. 117, ff. di mappa 46 e atlante 1; Piancastagnaio 1832-1939, regg. e bb. 86, ff. di mappa 35 e atlante 1; Pienza 1834-1939, regg. e bb. 44, ff. di mappa 84 e atlante 1; Poggibonsi 1831-1938, regg. e bb. 67, ff. di mappa 36 e atlante 1; Radda in Chianti 1831-1939, regg. e bb. 97, ff. di mappa 41; Radicofani 1832-1939, regg. e bb. 89, ff. di mappa 57 e atlante 1; Radicondoli 1834-1940 con docc. dal 1820, regg. e bb. 113, ff. di mappa 76 e atlanti 3; Rapolano Terme 1833-1939 con docc. dal 1827, regg. e bb. 59, ff. di mappa 40 e atlante 1; San Casciano dei Bagni 1834-1938, regg. e bb. 77, ff.
di mappa 43 e atlante 1; San Gimignano 1831-1940, regg. e bb. 71, ff. di mappa 117 e atlanti 3; San Giovanni d'Asso 1834-1938, regg. e bb. 33, ff. di mappa 37 e atlante 1; San Quirico d'Orcia 1831-1939, regg. e bb. 19, ff. di mappa 22 e atlante 1; Sarteano 1834-1939, regg. e bb. 71, ff di mappa 40 e atlante 1; Siena 1832-1942, regg. e bb. 219, ff. di mappa 69 e atlanti 4; Sinalunga 1833-1938, regg. e bb. 100, ff. di mappa 38 e atlante 1; Sovicille 1832-1939, regg. e bb. 131, ff. di mappa 110 di cui ff.
40 del periodo francese e atlanti 2; Torrita di Siena 1833-1939, regg. e bb. 52, ff. di mappa 23 e atlante 1;Trequanda 1832-1939, regg. e bb. 39, ff. di mappa 31 e atlante 1

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
V Compartimento: Toscana
Nota storica
Negli anni immediatamente seguenti l'instaurazione della dinastia dei Lorena in Toscana fu discusso il progetto di un nuovo catasto. Il progetto non ebbe tuttavia un'attuazione pratica, ma furono effettuati soltanto tentativi di riforma degli estimi che in alcuni casi vennero rifatti o corretti.
Durante la dominazione francese furono intrapresi i lavori per la formazione di un catasto geometrico-particellare; in particolare nel dipartimento dell'Ombrone le misurazioni del suolo ebbero inizio nel 1810. I lavori furono interrotti poi a causa delle successive vicende storiche.
Con la restaurazione il progetto di un castasto generale fu nuovamente preso in esame e realizzato.
Con motuproprio del 24 nov. 1817 Ferdinando III di Asburgo-Lorena istituì, infatti, la deputazione sopra il catasto. Le misurazioni ebbero inizio negli anni successivi. I lavori eseguiti nel periodo francese fornirono lo schema di impianto del catasto toscano, attivato negli anni tra il 1832 e il 1834. Nel 1832 furono attivati i catasti di Castellina in Chianti, Castiglione d'Orcia, Colle di Val d'Elsa, San Gimignano, Monteroni d'Arbia, Poggibonsi, San Quirico d'Orcia, Radda in Chianti e Radicofani  [Bandi Toscana, vol. XXXVIII, n. LIX]  Nel 1833 furono attivati i catasti di Casole (Casole d'Elsa), Gaiole in Chianti, Monteriggioni, Monticiano, Murlo, Rapolano (Rapolano Terme) e Trequanda  [Ibid., vol. XXXIX, n. LII]  Nel 1834 furono attivati i catasti dei restanti comuni  [Ibid., vol. XL, n. XLIV] 
Dopo l'unità d'Italia, con la legge sull'unificazione dell'imposta sui fabbricati, l. 26 giu. 1865, n. 2136, e relativo regolamento, r.d. 5 giu. 1871, n. 267, si dette inizio alla formazione di un catasto urbano stralciandolo dall'antico catasto leopoldino.
Successivamente, con l. 1 mar. 1886, n. 3682, fu disposta la formazione di un nuovo catasto geometrico particellare su tutto il territorio nazionale. Un nuovo catasto edilizio urbano fu poi istituito con r.d. 13 apr. 1939, n. 652

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