raccoglitore

soggetto produttore
tipo di ente: Organi centrali
Salinieri di Chioggia, Salinieri da mar, Ufficiali sopra Rialto e del sale, Provveditori al sal e Collegio del sal, Venezia
contesto storico istituzionale
REPUBBLICA DI VENEZIA (sec. XI-1797)
sede
Venezia
notizie storiche
Il gettito tributario derivante dal sale di produzione lagunare e successivamente da quello di importazione rappresentò fin dalle origini una delle voci principali delle finanze e dell'economia veneziana. Il monopolio sul sale di Chioggia fu stabilito con il patto del febbr. 1184; quello sul sale da mar con l'ordo salis decretato dal maggior consiglio il 22 mag. 1283. Nel sec. XIII vi furono camerlenghi (istituiti dal doge Orio Mastropiero il 7 nov. 1187) e visdomini del sale. Avanti il 1263 (15 sett., maggior consiglio) furono istituiti i salinieri di Chioggia, con attribuzioni tecnico-finanziarie, e prima del 1268 (16 apr., maggior consiglio) i salinieri da mar, il cui capitolare venne riformato da quarantia e maggior consiglio nel 1276, quando fu stabilito un primo collegio (doge, consiglieri, salinieri) per fissare il prezzo del sale; nel collegio entrarono poi (27 ag. 1383, senato) i capi di quarantia e vi furono altre modifiche. I salinieri dei due uffici regolavano la produzione, l'importazione, l'esportazione e la distribuzione del sale, riscuotevano i dazi e le entrate relative, reprimevano i contrabbandi, avevano giurisdizione anche penale. Quelli da mar erano competenti riguardo al sale importato dai centri delle due sponde adriatiche e da quelli mediterranei (Cipro, Sicilia, Sardegna, Baleari, costa africana) in quantità sempre maggiori man mano che si riduceva già nel sec. XIII la produzione interna, mentre aumentava l'area da rifornire (entroterra veneto, regione padana, territori elvetici e arciducali, penisola balcanica). Al sale di Chioggia fu tuttavia riservato l'approvvigionamento del territorio veneto fino a Verona e Belluno e del Ferrarese; ridotto ad uno soltanto, il saliniere di Chioggia fu eletto fino alla caduta della repubblica. Con l'ordo salis del 1283 i salinieri da mar dilatarono le loro competenze sulla navigazione e sul commercio marittimo. Il 6 mag. 1371 il senato ne decretò la fusione con gli ufficiali (soprastanti) sopra Rialto, esistenti già nel 1255 (20 mar., maggior consiglio), il cui capitolare risale al 1277. Nacque così l'ufficio di Rialto e del sale, con piena autorità, oltre che su quanto concerneva il sale, sull'amministrazione, disciplina, ordine pubblico del mercato e sue adiacenze, sulla custodia notturna della cassa degli uffici, sul ponte e gli approdi di Rialto, sul suolo e le proprietà pubbliche e le attrezzature mobili (stationes, tabulae) ivi date in concessione o in appalto e inoltre sugli edifici pubblici nell'intera città, loro costruzione e manutenzione. A tale ufficio il maggior consiglio sostituì il 6 giu. 1428 i provveditori al sal, che ne ereditarono le competenze nei due settori e intorno alla metà del secolo assorbirono le incombenze finanziarie proprie delle rason vecchie e rason nuove in materia di sali, con obbligo di visitare (ispezionare) annualmente Terraferma, Dalmazia e Albania per rivedere la contabilità delle varie camere in argomento, impartire disposizioni, appaltare i dazi. Divennero poi presidenti del collegio del sal. Sostenevano spese sanitarie, soprattutto per i lazzaretti in tempo di peste. Fino al 1520 (22 ag., consiglio di dieci), quando detto onere passò ai savi alle acque, finanziavano le opere di difesa a mare e l'escavo dei canali. Grazie alla quantità dei capitali gestiti la camera del sal, insieme a quella del frumento e in relazione con essa, fu uno dei grandi centri finanziari della repubblica, svolgendo funzioni potremmo dire di tipo bancario nei confronti sia dello Stato che dei privati. Il 17 dic. 1457 il senato istituì il deposito del sal, costituito da ingenti Somme accantonate mensilmente dal magistrato presso i procuratori di San Marco per sostenere le spese di guerra. Gli introiti del sale contribuirono inoltre in maniera determinante al pagamento degli interessi e all'ammortamento del debito pubblico per tutta la seconda metà del Quattrocento e i primi decenni del Cinquecento. Quanto ai privati, essi potevano negoziare reciprocamente i propri crediti presso l'ufficio per i noli di trasporto di sali e servirsene per pagare gli imprestiti; la camera del sal fungeva in tal modo da banco da scritta, dove si operavano giri di capitale. Stante le competenze del magistrato in tema di fabbriche pubbliche, si trovano inclusi nell'archivio documenti di magistrati temporanei incaricati di sovraintendere alla fabbrica del palazzo delle prigioni e ai restauri di palazzo ducale
complessi archivistici collegati
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