Furono istituiti dal senato il 3 ag. 1433, sottraendo compiti agli ufficiali alle rason vecchie, per controllare gli uffici veneziani che gestivano dazi (ufficiali alle beccarie, al dazio del vin, provveditori alla giustizia nuova) e i reggimenti da terra e da mar, obbligati alla presentazione periodica dei bilanci, sempre in materia di dazi. Divennero in seguito organo generale di revisione e controllo sulle entrate dello stato, svolgendo anche funzioni di amministrazione diretta, di esazione e di esecuzione forzosa. Il loro campo di attività riguardava le imposte dirette e indirette; le azioni contro i pubblici debitori, esercitate talora in concorrenza con il magistrato alle cazude; la vendita dei beni confiscati a debitori e ribelli. Avevano giurisdizione su chi si opponesse alle loro esecuzioni e conoscevano in secondo grado i processi per contrabbando.
Progressivamente cedettero per6 parte delle loro competenze ai savi alle decime, limitandosi in questo settore alle riscossioni di decime, campatici, decime del clero, restanze, ossia imposte arretrate; successivamente ai revisori e regolatori delle entrate pubbliche in zecca; negli ultimi anni della repubblica agli inquisitori sopra l'esazione dei pubblici crediti, subentrati il 26 ag. 1786 per decreto del senato all'inquisitore interno al magistrato (26 mar. 1744, senato). L'ufficio si prolungò fino al 1808 per i compiti di riscossione