Un precedente del magistrato furono i provveditori ed esecutori creati dal senato il 26 giu. 1499 ed eletti fino al 1501 (14 dic.), durante la guerra al Turco, con incarico di dare attuazione ai decreti " circa le cose marittime ", forse in concorrenza con i savi agli ordini. Esecutori furono nuovamente istituiti durante la guerra di Cipro (9 mar. 1570, senato), con analoghe competenze circa l'armamento e l'approvvigionamento della flotta e il nolo delle navi per il trasporto di truppe, munizioni, rifornimenti. Non più eletti dal 1578 al 1583, essi furono ripristinati l'8 genn. 1583 (senato) con il titolo di esecutori delle deliberazioni del senato nelle cose di Candia e isole del Levante e finirono col divenire organo stabile come esecutori, tranne brevi interruzioni. Nel 1601 (14 mar., senato) la loro competenza fu estesa, per gli stessi aspetti logistici, agli eserciti di terra, riguardo ai quali però vennero istituiti nel 1606 (10 ott., Senato) appositi esecutori, resi stabili nel 1610 (10 sett., senato). I due magistrati paralleli furono unificati nel 1619 (10 apr., senato), restando tuttavia distinte all'interno del nuovo ufficio le rispettive incombenze. Durante la guerra di Candia l'ufficio fu integrato da membri aggiunti (4 febbr. 1645; 7 sett. 1670, senato) ed ebbe funzioni di tesoreria nei confronti delle cariche militari e di quelle da mar, delle truppe e degli equipaggi.
Oltre ad essere organo di gestione diretta e di esazione dei crediti pubblici nei riguardi delle predette cariche, gli esecutori svolgevano funzioni di revisione e di controllo, con giurisdizione, sulla contabilità prodotta da altre magistrature e su quella delle navi da guerra, attribuzioni in parte esercitate unitamente ai revisori e regolatori alla scrittura, ai quali rimasero poi principalmente demandate. Le molteplici competenze erano esercitate a rotazione dai singoli membri dell'ufficio, la cui importanza è denotata dal fatto che a ricoprirlo fossero spesso procuratori di San Marco