raccoglitore

soggetto produttore
tipo di ente: Organi centrali
Cinque savi alla mercanzia e Deputati al commercio , Venezia
contesto storico istituzionale
REPUBBLICA DI VENEZIA (sec. XI-1797)
sede
Venezia
notizie storiche
Istituiti dal senato il 15 genn. 1507, i cinque savi alla mercanzia (alla mercanzia e navigazione) divennero stabili nel 1517 (22 genn., 15 ott., 28 nov., senato). Incaricati nel 1517 anche di " scansar le spese superflue " nella gestione degli uffici, ebbero competenza via via accresciuta sul commercio, la navigazione, le arti, le manifatture della città e dello stato; sui dazi, le dogane, i cottimi (imposte sulle merci importate ed esportate da veneziani nelle varie piazze, a beneficio dei rispettivi consolati), i naufragi, le assicurazioni marittime, i sensali, la repressione dei contrabbandi, il monopolio del tabacco, le strade principali, l'agricoltura; sui trattati commerciali, sui consoli veneti nelle piazze estere e quelli esteri nello Stato, sulle colonie straniere a Venezia e sui mercanti veneziani e sudditi attivi nelle varie piazze; sulla vita economica in genere e ogni argomento ad essa attinente. Nei secc. XVII-XVIII, come organo consultivo e operativo, agirono spesso in conferenza con altri magistrati (deputati e aggiunti alla provvision del denaro pubblico in zecca; savio cassier). Ebbero ampia giurisdizione nelle materie proprie. Dal 1682 (5 ag., senato) furono integrati da tre aggiunti, scelti tra gli usciti di carica nell'ultimo quinquennio. Per studiare i mezzi per rinvigorire i traffici terrestri e marittimi il 29 nov. 1703 il senato decise l'istituzione di altri due savi, che insieme agli aggiunti formassero i deputati al commercio, ma la parte non ottenne la maggioranza qualificata in maggior consiglio (16 dic.) e fu ratificata solo nel 1708 (23 sett., maggior consiglio). II nuovo organo perdurò fino al 1756, agendo sia in uno con i savi alla mercanzia, sia in maniera autonoma
complessi archivistici collegati
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