raccoglitore

soggetto produttore
tipo di ente: Organi centrali
Collegio di quindici savi del senato sopra le appellazioni dei provveditori sopra beni inculti , Venezia
contesto storico istituzionale
REPUBBLICA DI VENEZIA (sec. XI-1797)
sede
Venezia
notizie storiche
L'attività dei provveditori sopra beni inculti, istituiti nel 1556 dal senato, provocò un afflusso di capitali e un contenzioso tali da rendere necessaria la creazione di un organo di controllo contabile e di appello; il 14 mag. 1562 pertanto il senato creò uno specifico ufficio composto da tre nobili, con giurisdizione e inquisizione; le loro sentenze erano appellabili al collegio di dieci savi del senato. Nel 1564 (5 giu., senato) si rese necessario affiancare loro altri quattro savi al fine di comporre un collegio giudicante, ora inappellabile, mentre la revisione contabile rimase di competenza dei soli primi tre savi. La riforma però si dimostrò insufficiente, se appena tre anni dopo (1567, 31 lu., senato) si dovette nominare una zonta di otto persone, al fine di creare un nuovo collegio di quindici savi per discutere le cause di valore superiore a 100 ducati, mentre quelle inferiori rimasero ai primi sette. L'ufficio, molto attivo nel seicento, sembra sia presente solo saltuariamente nel secolo successivo
complessi archivistici collegati
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