raccoglitore

soggetto produttore
tipo di ente: Organi centrali
Impresa e amministrazione generale dei lotti , Roma   poi
Direzione generale dei lotti, Roma
contesto storico istituzionale
STATO DELLA CHIESA (SEC. XII-1798 E 1800-1809)
sede
Roma
notizie storiche
Prima del 1660, quando il gioco del lotto apparve in Roma, non esisteva ancora nello Stato pontificio; era però permesso ricevere denaro per giochi del lotto in Genova, Napoli, Modena ed altre città. Più volte vietato nel sec. XVII (bandi di Innocenzo XI, 3 dic. 1685, e di Innocenzo XII, 24 mar. 1696) fu ancora vietato e infine permesso dai primi del sec. XVIII (pontificato di Clemente XI e successore, Innocenzo XIII) e di nuovo proibito (Benedetto XIII, bandi 19 sett. 1725 e 12 ag. 1727), ma pare vi fosse già allora un appalto del gioco fatto dalla Camera apostolica. Durante il pontificato di Clemente XII, succeduto a Benedetto Xllt nel 1730, dopo l'esame di una congregazione particolare e vari pareri di teologi e canonisti, fu annullato il divieto di Benedetto XIII e fu permesso il gioco in tutto lo Stato, rimanendo la scomunica solo contro coloro che giocassero ai lotti di città estere, poiché si volle considerare il lotto un dazio indiretto e volontario a favore della Camera. Clemente XII lo incamerò, proibendone l'appalto ed erogandone l'introito per pubblica beneficenza (motuproprio 9 dic. 1731 sul ripristino del gioco del lotto; editto del tesoriere generale 12 dic. 1731). Le estrazioni avevano luogo nove volte l'anno. Il ricavato veniva depositato nella depositeria generale e impiegato in opere pie, anche soccorsi a comunità, missioni apostoliche, sovvenzioni a luoghi pii di Roma, ospedali e in particolare all'arciconfraternita di S. Girolamo della carità, presso la quale fu appoggiata l'impresa del così detto nuovo lotto (non più dato in appalto) ma sempre sotto la responsabilità della Camera e la direzione del tesoriere generale. Con le rendite furono effettuate anche varie opere di abbellimento della città di Roma. Benedetto XIV (bando del tesoriere generale del 30 nov. 1751) concesse nuovamente l'appalto dei lotti di Roma e Napoli, per nove anni per tutto lo Stato, a Giuseppe Viscardi ed eredi e dettò norme particolari sul gioco. Fu quindi attivata l'amministrazione ed impresa generale del lotto e furono istituiti i ricevitori e botteghini o prenditorie dei lotti nei vari luoghi; Clemente XIV con chirografo 14 giu. 1769 incamerò il gioco, prescrivendo che i conti fossero presentati annualmente alla computisteria generale della Camera (vedi anche bando del tesoriere 2 dic. 1769); la privativa soprintendenza sui lotti veniva confermata ai tesorieri generali, mentre il precedente appaltatore, marchese Ottavio Giacinto del Bufalo, era nominato direttore e amministratore dell'impresa dei lotti. Pio VI fece aprire prenditorie anche per l'estrazione di Toscana (vi erano state sino ad allora nove estrazioni di Roma e nove di Napoli; vedi anche gli editti 17 dic. 1785 e 18 nov. 1796). Nel periodo francese, il 2 aprile 1811 iniziò il nuovo sistema della lotteria imperiale di Francia. Nel 1814 fu restaurato il lotto pontificio [ " Bando generale sopra la ripristinazione dei giochi dei lotti per l'estrazioni di Roma e Toscana, da osservarsi per tutto lo Stato ecclesiastico " del tesoriere generale 12 ott. 1814 (AS ROMA, Bandi, b. 160)] le norme pubblicate alla fine del sec. XVIII e ai primi del sec. XIX furono ripetute con notificazione del tesoriere generale 27 sett. 1834 (vedi anche la notificazione del tesoriere sul gioco del lotto del 1° ott. 1836 [ Raccolta Stato pontificio, rispettivamente 1834, I, p. 345 e 1836, II, p. 132] ). Il numero delle estrazioni era aumentato a quarantotto, ventiquattro a Roma, e altrettante in Toscana [ G. MORONI, op. cit., ad vocem; cfr. anche le Guide di A. LODOLINI citate in bibliografia generale] L'amministrazione dei lotti, che era rimasta separata ma sempre dipendente dal tesoriere generale, divenne una direzione generale del ministero delle finanze dal 1° gennaio 1848, a seguito della istituzione dei ministeri
soggetto produttore sovraordinato
Congregazioni sistine e presidenze, Roma
complessi archivistici collegati
Impresa e amministrazione generale dei lotti poi Direzione generale dei lotti  (1756-1870) [ARCHIVIO DI STATO DI ROMA]
vai sul padreprecedenteprossimovai al primo figlio
vai