raccoglitore

soggetto produttore
tipo di ente: Organi centrali della Repubblica cisalpina (1800-1802) poi Repubblica italiana (1802-1805)
Consulta di Stato, Milano
datazione
1802 - 1805
contesto storico istituzionale
Occupazione francese nel Ducato di Milano (1796-1797), poi Repubblica cisalpina (6 giu. 1797-26 apr. 1799), poi Restaurazione austriaca (1799-1800), poi Repubblica cisalpina (4 giu. 1800-26 gen. 1802), poi Repubblica italiana (26 gen. 1802-19 mar. 1805)
sede
Milano
notizie storiche
Organo istituito dalla costituzione della Repubblica Italiana con lo scopo di occuparsi degli affari esteri dello Stato. Era composta di otto cittadini eletti a vita dai collegi elettorali ed era presieduta dal presidente della Repubblica. Uno dei membri assumeva le funzioni di ministro delle “relazioni estere” e presiedeva la Consulta in assenza o per impedimento del presidente della Repubblica.
Le sue attribuzioni e il suo funzionamento vennero fissati nel Tit. IX, artt. 54-65 della costituzione (  Bollettino repubblica italiana  , 1802, pp. 8-10), pubblicata il 26 gennaio 1802. I primi membri della Consulta - Marescalchi, Serbelloni, Caprara, Paradisi, Fenaroli, Containi, Luosi e Moscati - furono nominati da Bonaparte con decreto dello stesso 26 gennaio 1802 (  ibid.  , p. 29).
Nel giugno 1804 la Consulta inviò a Parigi, su richiesta di Napoleone imperatore, un progetto – peraltro respinto – di costituzione per l’erigendo Regno d’Italia, in cui tra l’altro era prevista la creazione di un Consiglio di Stato (  Carteggi Melzi  , VI, p. 269 ss.). Nell’ordinamento del Regno d’Italia la Consulta non fu mantenuta. Le sue funzioni furono in parte assunte dal Consiglio dei consultori, uno dei tre rami del Consiglio di Stato ( vedi ).

fonti normative

costituzione 26 gen. 1802 - provvedimento di regolamentazione
decreto 26 gen. 1802 - provvedimento di nomina dei membri della consulta
complessi archivistici collegati
ATTI DI GOVERNO [ARCHIVIO DI STATO DI MILANO]

curatori

creazione
Nicola Raponi
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