La magistratura ha origine a metà del sec. XV; chiamata reale governazione perché presieduta dal governatore
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G. PILLITO, Dizionario del linguaggio archivistico in Sardegna, Cagliari 1886, p. 40; L. LA VACCARA, La reale udienza, Cagliari 1928, pp. 38,56,58; E. COSTA, Sassari... cit., pp. 110-117 ] esercitava giurisdizione civile e criminale
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F. LODDO CANEPA, La Sardegna dal 1478 al 1793, I, Gli anni 1478-1720, a cura di G. TODDE, Sassari 1974, pp. 192-193 ] in prima istanza, sulle cause di abitanti nella città e territorio di Sassari non soggetti alla giurisdizione ordinaria o baronale.
sempre in prima istanza giudicava 1e cause fra i feudatari, le comunità e i particolari, relative al possesso dei diritti baronali, su tutto il " capo " di Sassari e di Logudoro, con il voto di un assessore consultore. Inoltre, nel medesimo ambito territoriale, giudicava con due assessori, uno per le cause civili, l'altro per le criminali, in grado di appello proposto contro le sentenze emanate dalle curie reali e baronali. Contro le sentenze emanate dal magistrato della reale governazione si poteva ricorrere a magistrature con sede in Cagliari, rispettivamente al regio consiglio (o sala criminale) per il lato criminale e per il lato civile alla sala civile della reale udienza di Sardegna. L'ordinamento spagnolo si conservò nelle linee generali sotto i Savoia: nel 1806 Vittorio Emanuele I disponeva alcune modifiche concernenti la composizione ed il funzionamento dello stesso istituto, formato così, oltre che dal governatore, anche da un reggente (o protonotaro) e da quattro assessori, questi ultimi nominati a vita dal re, sopra una terna: insindacabili nel loro operato dal viceré, senza uno speciale mandato del re. Nel 1838, in seguito alla riorganizzazione di tutte le circoscrizioni giudiziarie, Sassari venne compresa in un unico mandamento presieduto dalla curia, organo collegiale di nuova istituzione.
Nel 1848 infine, con l'aggiunta di un altro mandamento, venne a cessare l'istituto della reale governazione, sostituita ormai completamente dal tribunale di prima cognizione e da una sezione staccata della corte d'appello, soppressa definitivamente nel 1860