La documentazione, pervenuta dall'ufficio distrettuale delle imposte dirette di Faenza, riguarda per la maggior parte i comuni della provincia di Ravenna già appartenuti prima del 1859 ai distretti di Faenza e di Imola. E inventariata per comuni e cronologicamente, secondo le rilevazioni catastali succedutesi nel tempo: estimi antichi (secc. XVI-XVII), catasti piano (1778) e napoleonico; scarsi sono invece i registri dei catasti gregoriano e cessato italiano, per i quali, nonché per le mappe del catasto napoleonico-gregoriano, vedi
AS Ravenna
.
Vi sono compresi gli estimi e i catasti dei comuni di Bagnara di Romagna (1783-1866), Brisigheila (1705-1932), Casola Valsenio (1778-1942, con Mongardino, 1559, e Montefiore, 1561), Castel Bolognese (1789-1887), Faenza (1575-1932), Riolo (Riolo Terme) (1761-1932), Russi (1515-1807, con docc. di epoca posteriore), Solarolo (1703-1925), oltre a pochi spezzoni relativi a Castel del Rio
[ In provincia di Bologna ]
(1825-1832), Cotignola (1818), Tossignano (Borgo Tossignano)
[ In provincia di Bologna ]
(1825). Particolare importanza per la sua organicità assume l'insieme degli estimi della città di Faenza, dei Castelli (Granarolo
[Nel comune di Faenza ]
Oriolo
[Nel comune di Faenza ]
e Russi) e delle scholae dell'antico contado faentino (Basiago, Casale, Cassanigo, Castel Riniero, Celle, Cesa di là e di qua, Felisio, Marzeno, Mezzeno, Pergola, Prada, Quarada, Quartireggio, Reda, Ronco, San Lorenzo, San Marco, San Piero in Laguna, San Savino, Sant'Andrea, Sant'Antonino, Santa Lucia delle spianate, Sarna, Tebano)