Organo giudiziario a carattere collegiale. Con patenti 13 agosto 1773 (
Duboin, t. III, vol. III, p. 1821 ) fu istituito nella città di Aosta un Conseil de justice, composto di tre giudici e un avvocato fiscale, per giudicare le cause civili e criminali di valore eccedente le 400 lire, in prima istanza nel dipartimento del baillage e in appello sulle pronunce degli altri giudici del ducato di Aosta; le sue decisioni erano inappellabili per le cause di valore fino a 500 lire; per quelle di valore superiore era previsto l’appello al Senato di Piemonte.
Vittorio Amedeo III creò Consigli di giustizia, detti anche Magistrati provinciali, nelle città di Alessandria e Novara, con patenti 25 agosto 1786 (
ibid., pp. 1282-91 , con unito regolamento) poiché per gli abitanti di quelle terre, lontane dalla capitale, era “incomodo ed oneroso il promuovere e sostenere avanti il Senato di Piemonte le cause loro di terre e di mediocre entità, sia di prima che d’ultima istanza”. Il primo aveva giurisdizione sulla città e provincia di Alessandria, terre e luoghi di Lomellina al di qua dell’Agogna, città e provincia di Tortona, città di Voghera, provincia di Oltrepò, Bobbiese, Langhe Malaspine e Verminesche, Siccomario; il secondo, sulla città e provincia di Novara, città di Mortara con luoghi e terre di Lomellina al di là dell'Agogna, città e provincia di Vigevano, provincia di Pallanza e Alto Novarese, Valsesia, Ossola superiore, Valle Antigorio. Ogni Consiglio era composto di quattro giudici di nomina regia, che duravano in carica cinque anni; tra essi, un membro del Senato di Piemonte, che fungeva da presidente col titolo di reggente; in ciascun Consiglio eran pure nominati un avvocato fiscale, un avvocato e procuratore dei poveri, un segretario e due uscieri.
Ai reggenti era attribuita, limitatamente alle città di Alessandria e Novara, la decisione delle cause civili che richiedessero pronto e sommario procedimento, nonché gli atti di volontaria giurisdizione già di competenza dei giudici ordinari e dei prefetti.
Con le patenti 18 ottobre 1791 (
ibid., pp. 1292-93 ) furono portate modifiche: ai Consigli fu devoluta la competenza, già dei prefetti, per le cause sommarie tra vassalli e sudditi; in prima istanza fu superato il limite delle 2000 lire, salva restando l’appellabilità al Senato; furono riservate in via esclusiva le cause di furto; le cause di concorso o eredità fino a 5000 lire vennero devolute a pretori e prefetti, quelle di valore superiore, fino a 10.000 lire, ai Consigli.
Al Conseil di Aosta fu attribuito, con patenti 5 gennaio 1798 (
ibid., pp. 1296-97 ), il potere di nomina dei castellani (giudici minori). Il 5 marzo 1799 il governo repubblicano sostituiva i Consigli di Alessandria e Novara con Tribunali criminali dipartimentali, senza apprezzabili modifiche di competenza. Ristabiliti il successivo 26 maggio, i Consigli scomparvero dopo Marengo (23 giugno 1800).
Formalmente restaurati con l’editto 21 maggio 1814 (
Raccolta regno Sardegna, 1814, n. 9 ), che richiamava in vigore le leggi anteriori al giugno 1800, fu con l’editto 7 ottobre 1814 (
ibid., 1814, n. 70 ) che i due Consigli di Alessandria e Novara vennero ricostituiti. L’editto 24 aprile 1815 (
ibid., 1815, n. 159 ), istituendo a Genova un Senato, creava Consigli di giustizia a Chiavari, Finale, Novi, Sarzana e Savona; un altro Consiglio veniva infine stabilito a Oneglia con l’editto 19 aprile 1816 (
ibid., 1816, n. 364 ), che istituiva il Senato di Nizza. Il Consiglio di Novara estese la sua giurisdizione alla Riviera di San Giulio d’Orta e alle altre terre già soggette al principato vescovile, in base alle patenti 2 dicembre 1817 (
ibid., 1817, n. 678 ). Nel novembre 1818 veniva dato un nuovo assetto amministrativo al Regno di Sardegna, prevedendosi tra l’altro un Prefetto o un Consiglio di giustizia in ogni provincia; veniva modificata la circoscrizione dei Consigli di Alessandria (province di Alessandria, Tortona e Voghera) e Novara ( province di Novara, Lomellina, Ossola, Pallanza e Valsesia); era stabilito che il Consiglio della provincia di Levante avesse sede a Sarzana, quello della provincia di Albenga a Finale (
ibid., 1818, n. 859 ). L’editto 27 settembre 1822 (
ibid., 1822, n. 1392 ) istituiva dal 1° gennaio 1823 i Tribunali di prefettura in luogo dei precedenti Consigli di giustizia e Prefetture.