raccoglitore

profilo istituzionale
tipo di ente: Uffici periferici
Tribunale di commercio   poi
Camera di commercio   poi
Tribunale di commercio
datazione
ott. 1797 - 1814
contesto storico istituzionale
Occupazione francese nel Ducato di Milano (1796-1797), poi Repubblica cisalpina (6 giu. 1797-26 apr. 1799), poi Restaurazione austriaca (1799-1800), poi Repubblica cisalpina (4 giu. 1800-26 gen. 1802), poi Repubblica italiana (26 gen. 1802-19 mar. 1805)
Regno d'Italia (1805-1814)
notizie storiche
Tribunali speciali per il commercio furono istituiti già nella Cisalpina, in base all’art. 214 della costituzione e alle leggi organiche giudiziarie dell’ott. 1797 (cfr. anche legge 9 fruttidoro a.VI./ 26 ag. 1798, in  Raccolta leggi Cisalpina  , V, p. 270). La costituzione della Repubblica Italiana, approvata a Lione e pubblicata il 26 genn. 1802, prevedeva, nell’art. 101, l’introduzione di Camere di commercio incaricate di dirimere le cause mercantili. Le Camere e i tribunali di commercio furono organizzati dalla legge 26 ag. 1802 (  Bollettino repubblica italiana  , 1802, n. 70), sul modello dell’editto del 1786, con il quale l’imperatore Giuseppe II aveva per la prima volta istituito le Camere mercantili nella Lombardia austriaca. Erano suddivise in Camere primarie, stabilite nei centri maggiori, e in Camere sussidiarie, nei centri minori. Entrambe costituivano il primo livello di giudizio per le cause mercantili. La legge prescriveva che fossero composte di cinque commercianti o banchieri o imprenditori nominati per la prima volta dal governo, in seguito eletti dai commercianti del luogo. Era pure prevista l’istituzione di due tribunali di revisione per il commercio, stabiliti a Milano e a Bologna e composti ciascuno da due commercianti scelti dal governo e da tre giudici del tribunale di revisione. Con il regolamento organico 13 giu. 1806 (  Bollettino regno d’Italia  , 1806, n. 105) le funzioni giudiziarie furono tolte alle Camere di commercio, che rimasero organismi rappresentativi del corpo mercantile ed attivati Tribunali di commercio nei principali comuni con il successivo decreto 7 nov. 1806 (  ibid.  , 1806, n. 217), ma che entrarono effettivamente in funzione solamente il 1° settembre 1808, dopo la pubblicazione del nuovo Codice di commercio (  ibid.  , 1808, 17 lug.), nelle sedi volute dal ministro della giustizia, vale a dire a Milano, Venezia, Bologna, Brescia, Verona, Ferrara, Bergamo, Rimini, Mantova, Modena, Ancona e Senigallia. I tribunali di commercio giudicavano senza appello nelle cause minori, mente per le altre era previsto il ricorso alla corte d’appello ( vedi ), presso la quale era istituita una sezione per le cause commerciali, composta di quattro giudici e tre commercianti.

fonti normative

legge 9 fruttidoro a. VI / 26 ago. 1798 - provvedimento relativo all'istituzione di tribunali speciali per il commercio
costituzione 26 gen. 1802 - costituzione della Repubblica italiana
legge 26 ago. 1802 - provvedimento di organizzazione delle camere e tribunali di commercio
regolamento 13 giu. 1806 - provvedimento di sottrazione delle funzioni giudiziarie alle camere di commercio
decreto 7 nov. 1806 - provvedimento di attivazione di tribunali di commercio nei principali comuni
provvedimento 1 set. 1808 - pubblicazione nuovo codice di commercio
fonti bibliografiche e archivistiche
Moioli = A. Moioli, I ceti mercantili e manifatturieri e la loro partecipazione all’attività di governo nell’Italia napoleonica. Il caso del Consiglio generale di commercio, in «Studi trentini di scienze storiche», LXII (1983), pp. 381-424.
Antonielli, Camere commercio = L. Antonelli, Le camere di commercio napoleoniche, La Repubblica e il Regno d’Italia, in Economia e corporazioni. Il governo degli interessi nella storia d’Italia dal Medioevo all’età contemporanea, a cura di C. Mozzarelli, Milano, 1988, pp. 193 - 236.
soggetto produttore collegato
Camera di commercio primaria di Bologna
Camera di commercio primaria di Mantova
Camera di commercio primaria di Modena
Camera di commercio primaria di Reggio (Reggio nell'Emilia)
Tribunale di appello per il commercio, Mantova
Tribunale di commercio di Bologna
Tribunale di commercio di Modena
Tribunale di commercio di Rimini
Tribunale di commercio di Rovereto
Tribunale di commercio di Venezia
Tribunale di commercio di Verona

curatori

creazione
Nicola Raponi
revisione
Ezelinda Altieri Magliozzi
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