raccoglitore

profilo istituzionale
tipo di ente: Uffici periferici / Finanze e tesoro
Delegazione del tesoro (1894-1925)   poi
Sezione del tesoro (1925-1937)   poi
Ufficio provinciale del tesoro (1937-1962)   poi
Direzione provinciale del tesoro (1962-1998)   poi
Direzione provinciale dei servizi vari (1998-2008)
datazione
1894 - 2008
contesto storico istituzionale
Regno d'Italia (1861-1946) poi Repubblica italiana (dal 1946)
notizie storiche
Delegazione del tesoro (1894 - 1925)
A partire dal progetto di Quintino Sella del 1865, che non diventa legge, si apre il dibattito sul modello di unificazione contabile da adottare che ha come punto di approdo la legge Cambray-Digny del 1869 sull’amministrazione del patrimonio dello Stato e sulla contabilità generale. Già dal 1863 sono istituite Tesorerie di provincia, subordinate alle Direzioni compartimentali del tesoro e, dopo la soppressione di queste ultime nel 1866, poste alle dirette dipendenze del Ministero delle finanze, fino al 1869, quando vengono poste alle dipendenze delle Intendenze di finanza. Seguono ulteriori provvedimenti nel corso degli anni Ottanta fino all’approvazione di un assetto organizzativo omogeneo per il servizio di tesoreria statale fondato sull’affidamento del servizio alla Banca d’Italia, secondo l’idea originaria di Sella.
Il servizio di tesoreria provinciale dello Stato, dunque, viene conferito alla Banca d'Italia e regolato da una apposita convenzione approvata con  r.d. 10 dic. 1894, n. 533  , successivamente prorogata.
Ne consegue l’istituzione delle Delegazioni provinciali del tesoro, con  r.d. 10 dic. 1894, n. 536  , presso le Tesorerie provinciali gestite dalla Banca d’Italia. Sono organi di riscontro amministrativo-contabile, dipendenti dal Ministero del tesoro, che operano presso ogni Sezione di tesoreria provinciale della Banca d’Italia.
Vengono soppresse con  r.d.l. 4 giugno 1925, n. 835  , che trasferisce alla Banca d’Italia le funzioni esecutive delle Delegazioni del tesoro: i compiti di vigilanza e controllo vengono assegnati direttamente alla Banca d’Italia, mentre alcune sue competenze relative ai servizi amministrativi passano alle Sezioni del tesoro, appositamente costituite presso le Intendenze di finanza.
Intendenza di finanza, Sezione del tesoro (1925 - 1937)
Con l'entrata in vigore del  r.d.l. 4 giu. 1925, n. 835  , che trasferisce alla Banca d’Italia le funzioni esecutive delle Delegazioni del tesoro, queste ultime cessano di funzionare presso le Tesorerie provinciali e, con la nuova denominazione di Sezioni del tesoro, diventano parte integrante delle Intendenze di finanza con funzioni i materia di servizi amministrativi già dipendenti dal Ministero del tesoro, in conseguenza della fusione di tale dicastero con quello delle finanze avvenuta con  r.d. 31 dic. 1922, n. 1700  .
Ufficio provinciale del tesoro (1937 - 1962)
Con il  r.d. 4 mar. 1937, n. 304  , che riordina i ruoli del personale dell’Amministrazione finanziaria, le Sezioni del tesoro presso le Intendenze di finanza si trasformano in Uffici provinciali del tesoro, rimanendo sempre alle dipendenze dell'Intendenza di finanza.
Gli Uffici provinciali del tesoro sono inquadrati alle dirette dipendenze della Direzione generale del tesoro che, in seguito alla ricostituzione del Ministero del tesoro, avvenuta con  d.lgt. 22 giu. 1944, n. 154  , torna a dipendere da questo dicastero.
In occasione del fenomeno di decentramento burocratico degli anni Cinquanta, con  d.p.r. 30 giu. 1955, n. 1544  , vengono ampliate le attribuzioni di questi uffici.
Gli Uffici provinciali del tesoro provvedono:

- all'ordinazione del pagamento di tutte le spese (stipendi, pensioni, affitti ecc.) pagabili mediante ruoli di spese fisse;
- alla definitiva liquidazione delle pensioni di reversibilità a favore delle famiglie dei pensionati dello Stato e delle vedove ed orfani di guerra, salvo che per taluni casi particolari, di solito riguardanti le amministrazioni militari;
- alla concessione dell'assegno di in collocamento previsto dalla legge 10 agosto 1950, n. 648, nonché di altre indennità ed assegni previsti dalla stessa legge in favore dei mutilati ed invalidi di guerra e delle loro famiglie;
- alla concessione dell’indennità di ricovero a favore dei minori invalidi;
- al recupero dei crediti erariali derivanti da indebite riscossioni effettuate da dipendenti dello Stato in attività di servizio o pensionati;
- agli accertamenti ed agli altri adempimenti necessari per la riscossione delle entrate amministrative della direzione generale del tesoro;
- al servizio amministrativo dei depositi e prestiti ed all'appuramento delle rate insolute dei prestiti concessi dalla cassa stessa a comuni, province ed altri enti;
- alla vigilanza sulla riscossione e sul versamento dei contributi e degli altri proventi di spettanza degli istituti di previdenza amministrati dall'omonima direzione generale e dell'ente nazionale di previdenza per i dipendenti statali, nonché dell'istituto nazionale di assistenza ai dipendenti degli enti locali;
- al servizio inerente le operazioni sui titoli del debito pubblico e della cassa depositi e prestiti.
La Direzione generale del tesoro dirige e coordina i servizi espletati dai singoli Uffici provinciali del tesoro mediante circolari apposite e vigila sugli uffici stessi attraverso un Servizio ispettivo.
Direzione provinciale del tesoro (1962 - 1998)
La  l. 12 ago. 1962, n. 1290  , integra e modifica le norme sul decentramento dei servizi del Ministero del tesoro e riordina le Direzioni provinciali del tesoro, denominazione ora assunta dai precedenti Uffici provinciali del tesoro; ai compiti già assegnati agli Uffici provinciali, si aggiungono:

- i rimborsi a favore delle Amministrazioni provinciali delle rette manicomiali relative ai dementi di guerra, pensionati, ricoverati;
- la restituzione di somme indebitamente affluite all’Erario in conto entrate del Tesoro;
- l’attribuzione ai titolari di pensione o assegno privilegiato gravanti sul bilancio dello Stato, dell’assegno di integrazione per figli a carico;
- la liquidazione degli assegni annessi alle decorazioni al valor militare.
Con  l. 29 ott. 1984, n. 720  , viene istituito il sistema di tesoreria unica per enti ed organismi pubblici. Con la  l. 7 ago. 1985, n. 428  , le Direzioni provinciali del tesoro passano alle dipendenze della Direzione generale dei servizi periferici del tesoro.
Nel 1988 vengono istituite le circoscrizioni territoriali, denominate Uffici circoscrizionali del tesoro, presso le Direzioni provinciali del tesoro di Roma, Milano, Napoli e Torino, per una maggiore efficienza dell’azione amministrativa periferica e per favorire il decentramento dei servizi e successivamente vengono soppresse quelle di Torino e di Roma.
Con d.m. 13 giu. 1997, vengono istituite le Direzioni provinciali del tesoro nelle nuove province, create nel marzo 1992, di Biella, Crotone, Lecco, Lodi, Prato, Rimini, Verbania-Cusio-Ossola e Vibo Valentia; vengono inoltre istituite le Ragionerie provinciali dello Stato.
Direzione provinciale dei servizi vari (1998-2008)
Con il  d.p.r. 20 feb. 1998, n. 38  , viene approvato il regolamento che disciplina le attribuzioni dei dipartimenti del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e detta disposizioni in materia di organizzazione e di personale, in conseguenza dell’unificazione del Ministero del tesoro con quello del bilancio e della programmazione economica, determinata dal  d.l. 5 dic. 1997, n. 430  . Le Ragionerie provinciali dello Stato e le Direzioni provinciali del tesoro, con la nuova denominazione di Direzioni provinciali dei servizi vari, confluiscono nei Dipartimenti provinciali del tesoro, ora alle dipendenze del Ministero dell’economia e delle finanze, in base al  d.l. 30 lug. 1999, n. 300  , finché nell’aprile del 2008 si trasformano in Direzioni territoriali dell’economia e delle finanze (DTEF).
La Cassa depositi e prestiti - istituita nel 1863 per ricevere e amministrare i depositi effettuati da privati, enti o amministrazione volontariamente o per disposizione normativa e per erogare prestiti – è stata strutturata fino al 1983 come direzione generale del Ministero del tesoro; con l. 13 mag. 1983, n. 97, diventa ente autonomo con proprio bilancio e ordinamento interno, mentre la direzione generale viene soppressa. Con d.l. 30 set. 2003, n. 269, convertito in l. 24 nov. 2003, n. 326, diventa società per azioni.

fonti normative

r.d. 10 dicembre 1894, n. 533 - Approvazione della convenzione con la Banca d’Italia
r.d. 10 dicembre 1894, n. 536 - Ordinamento ed istituzione dei delegati e vice delegati del tesoro presso le tesorerie gestite dalla Banca d’Italia, nonché del personale di gestione e controllo ed altri uffici dipendenti dal Tesoro
ord. 15 gennaio 1895, n. 16 - Regolamento per il servizio di tesoreria dello Stato
r.d. 31 dicembre 1922, n. 1700 - Fusione del Ministero del tesoro con quello delle finanze
r.d. 18 novembre 1923, n. 2440 - Amministrazione del patrimonio dello Stato e contabilità generale dello Stato
r.d. 23 maggio 1924 - Regolamento d’esecuzione del r.d. 18 novembre 1923, n. 2440
r.d.l. 4 giugno 1925, n. 835 - Trasferimento alla Banca d’Italia delle funzioni esecutive delle delegazioni del tesoro
r.d. 4 marzo 1937, n. 304 - Riordinamento dei ruoli del personale dell’Amministrazione finanziaria
d.lgt. 22 giugno 1944, n. 154 - Separazione del Ministero delle finanze e del Ministero del tesoro
d.p.r. 30 giugno 1955, n. 1544 - Decentramento dei servizi del Ministero del tesoro
l. 12 agosto 1962, n. 1290 - Integrazioni e modifiche alle norme sul decentramento dei servizi del Ministero del tesoro e riordinamento delle Direzioni provinciali del tesoro
l. 29 ottobre 1984, n. 720 - Istituzione del sistema di tesoreria unica per gli enti ed organismi pubblici
l. 7 agosto 1985, n. 428 - Semplificazione e snellimento delle procedure amministrative in materia di stipendi, pensioni ed altri assegni; riorganizzazione delle Direzioni provinciali del tesoro e istituzione della Direzione generale dei servizi periferici del tesoro; adeguamento degli organici del personale dell’amministrazione centrale e periferica del Ministero del tesoro e del personale amministrativo della Corte dei conti
d.m. (tesoro) 13 giugno 1997 - Istituzione di uffici periferici del Ministero del tesoro nelle province di Biella, Crotone, Lecco, Lodi, Prato, Rimini, Verbania-Cusio-Ossola e Vibo Valentia
d.p.r. 20 febbraio 1998, n. 38 - Regolamento recante le attribuzioni dei dipartimenti del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, nonché disposizioni in materia di organizzazione e di personale, a norma dell’art. 7, comma 3, della legge 3 aprile 1997, n. 94
d.l. 5 dicembre 1997, n. 430 - Unificazione dei ministeri del tesoro e del bilancio e della programmazione economica e riordino delle competenze del CIPE a norma dell’art. 7 dellla l. 3 aprile 1997, n. 94
d.l. 30 luglio 1999, n. 300 - Riforma dell’organizzazione del Governo a norma dell’art. 11 della l. 15 marzo 1997, n. 59
profilo istituzionale collegato
Direzioni compartimentali (1862-1869) poi Intendenza di finanza (1869-1991)
Ragioneria presso l'Intendenza di finanza (1869-1955) poi Ragioneria provinciale dello Stato (1955-1997 e 2002-)
Tesoreria di provincia (1863-1894)
Tesoreria provinciale dello Stato (1894-)
soggetto produttore collegato
Delegazione del tesoro di Parma
Delegazione del tesoro di Sassari
Delegazione del tesoro di Siracusa
Direzione provinciale del tesoro di Frosinone
Direzione provinciale del tesoro di Trieste
Sezione del tesoro di Rovigo
Ufficio del tesoro di Rodi
Ufficio provinciale del tesoro di Alessandria
Ufficio provinciale del tesoro di Ancona
Ufficio provinciale del tesoro di Arezzo
Ufficio provinciale del tesoro di Ascoli Piceno
Ufficio provinciale del tesoro di Cagliari
Ufficio provinciale del tesoro di Cuneo
Ufficio provinciale del tesoro di Gorizia
Ufficio provinciale del tesoro di Grosseto
Ufficio provinciale del tesoro di Lecce
Ufficio provinciale del tesoro di Lubiana
Ufficio provinciale del tesoro di Macerata
Ufficio provinciale del tesoro di Pola
Ufficio provinciale del tesoro di Roma

curatori

creazione
Paola Carucci - 2011
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