raccoglitore

soggetto produttore
tipo di ente: NOTAI
Archivio notarile principale di Modena
sede
Modena
notizie storiche
La sua giurisdizione al 1779 [ Non sembra possibile andare oltre questo dato che, pur essendo particolarmente indicativo, non può considerarsi senz'altro esatto né per il periodo precedente né per quello successivo, durante i quali avvennero certo mutamenti. Molto spesso, tra l'altro, la distrettuazione non corrisponde a quella degli attuali comuni, che si può per altro facilmente rintracciare. Quanto detto vale naturalmente anche per gli altri archivi notarili ] comprendeva: Campiglio [ Nel comune di Vignola ] Camposanto, Castelvetro (Castelvetro di Modena), Guiglia, Modena (e attuali comuni contigui non compresi nelle altre giurisdizioni), Montequistiolo [ Nel comune di Zocca ] Montese, Montetortore [ Nel comune di Zocca ] Nonantola, San Cesario (San Cesario sul Panaro), Savignano (Savignano sul Panaro), Spilamberto, Stuffione [ Nel comune di Ravarino ] Vignola
notizie storiche
Sono conservati cinque archivi notarili (tutti quelli della provincia, cioè, ad eccezione di quello di Carpi): uno, quello di Modena, continua tutt'ora come archivio distrettuale, gli altri sono cessati a lor tempo come archivi mandamentali (al pari di quello di Carpi, per altro ancora in sede). Prima del 1913 gli stessi istituti si denominavano rispettivamente archivio generale e archivi subalterni; e ciò ancora in base a un decreto di Francesco IV del 14 sett. 1815 Collezione Stati estensi, t. II, n. 33, pp. 136 e seguenti ai sensi del quale tuttavia l'archivio del Frignano, anziché a Pavullo, faceva capo a Sestola. Questa ripartizione del territorio della provincia secondo la competenza di sei archivi " pubblici ", uno principale a Modena e cinque secondari a carpi, Finale (Finale Emilia), Mirandola, Sassuolo e Sestola, poi a Pavullo (Pavullo nel Frignano), risale in realtà - prescindendo dal periodo napoleonico, durante il quale ne era previsto uno solo per tutto il dipartimento del Panaro - a due chirografi ducali del 1 genn. 1779 e del 7 mar. 1786. Precedentemente, nonostante un primo provvedimento del 10 genn. 1772, inteso a regolamentare l'intera materia notarile, la situazione era fluida, con archivi più numerosi (confluiti in massima parte negli attuali) ma non sottoposti a una disciplina uniforme e rigorosa.
La giurisdizione dell'Archivio notarile di Modena al 1779 Non sembra possibile andare oltre questo dato che, pur essendo particolarmente indicativo, non può considerarsi senz'altro esatto né per il periodo precedente né per quello successivo, durante i quali avvennero certo mutamenti. Molto spesso, tra l'altro, la distrettuazione non corrisponde a quella degli attuali comuni, che si può per altro facilmente rintracciare. Quanto detto vale naturalmente anche per gli altri archivi notarili comprendeva: Campiglio Nel comune di Vignola , Camposanto, Castelvetro (Castelvetro di Modena), Guiglia, Modena (e attuali comuni contigui non compresi nelle altre giurisdizioni), Montequistiolo, Nel comune di Zocca, Montese, Montetortore, Nel comune di Zocca, Nonantola, San Cesario (San Cesario sul Panaro), Savignano (Savignano sul Panaro), Spilamberto, Stuffione, Nel comune di Ravarino, Vignola.
Particolare menzione merita naturalmente l'archivio di Modena, la cui origine risale a quando, nel 1271, il libero comune istituì, secondo soltanto a quello di Bologna, l'ufficio del memoriale, sorta di pubblico registro su cui venivano trascritti per regesto tutti gli atti stipulati a ministero di notaio nell'ambito della circoscrizione.
profilo istituzionale
Archivio notarile
complessi archivistici collegati
Archivio notarile di Modena  (1271-1875) [ARCHIVIO DI STATO DI MODENA]
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