raccoglitore

soggetto produttore
tipo di ente: NOTAI
Notai di Candia
sede
Candia
notizie storiche
Nella città e nell'isola di Candia (Creta) le strutture amministrative erano modellate, per quanto possibile, su quelle veneziane ed anche il notariato seguiva norme analoghe a quelle della Dominante; le carte dei notai defunti o assenti erano pertanto raccolte a Candia nella cancelleria del duca, nelle altre sedi in quelle dei rettori. L'archivio notarile di Candia e residui di quelli delle altre città e territori furono portati in salvo a Venezia nel 1670, dopo la perdita dell'isola, insieme all'archivio del duca (vedi Duca di Candia ) e trovarono posto a palazzo ducale, dove il profugo Tommaso Sachellari, notaio e ultimo vicecancellier grande, nominato custode dell'archivio delle scritture di Candia, provvide ad un primo riordino, sebbene non sempre felice riguardo al materiale più antico, forse male ordinato già nel sec. XVI. Dopo le traversie susseguite alla caduta della repubblica le carte cretesi, con altro materiale, furono riscoperte in due momenti, nel 1811 e nel 1819. Grazie alle successive ripartizioni i notai furono assegnati all'archivio notarile, di cui seguirono le sorti fino al versamento all'AS Venezia nel 1884; vi furono ordinati (1819) da Gio. Filippo Maderni e Pietro Costantini secondo il solito criterio alfabetico-cronologico, mentre la statistica elenca i notai in ordine alfabetico. Dalla fine del sec. XV sono conservati protocolli di notai greci, i cui rogiti sono tra i primi documenti in neo-greco; altri notai sono bilingui o trilingui e rogano in latino, greco, italiano, a volte scrivendo in greco con caratteri latini
profilo istituzionale
Archivio notarile
complessi archivistici collegati
Notai di Candia  (1271-1669) [ARCHIVIO DI STATO DI VENEZIA]
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